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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2014 alle ore 17:07.
L'ultima modifica è del 30 giugno 2014 alle ore 17:45.

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Urgenti riordino «radicale» partecipate e riforma servizi locali
Sul fronte delle partcipate, il presidente Antitrust chiede a gran voce l'avvio di una complessiva e «radicale» opera di riordino delle società pubbliche, prevedendo «ismissioni o comunque l'impossibilità di rinnovare gli affidamenti per quelle società che registrano perdite o forniscono beni e servizi a prezzi superiori a quelli di mercato». Maturi anche i tempi «per inserire nell'agenda delle riforme la disciplina dei servizi pubblici locali, superando l'approccio tradizionale basato su un modello generale ed elaborando discipline particolari adeguate alla natura dei diversi servizi, in modo da aprire spazi alla concorrenza in 10 quegli ambiti in cui non trova giustificazione tecnica il mantenimento di diritti di esclusiva, e valorizzando negli altri casi la concorrenza per il mercato».

Capitalismo municipale freno alla ricchezza del paese
Secondo Pitruzzella, «non solo la crescita a livello locale, ma anche lo sviluppo di utilities che potrebbero produrre ricchezza per il Paese, sono, in tanti casi, bloccati dal capitalismo municipale, basato sulla connessione tra apparati e società da essi controllate o partecipate che erogano servizi pubblici o attività strumentali».

In troppi casi quadro normativo ostacolo alla concorrenza
La relazione dell'Autorità torna su alcuni nodi irrisolti per la libera concorrenza, come il quadro normativo di molti settori economici che ostacolano di fatto il mercato. Per questo, annuncia Pitruzzella, «Nella segnalazione per la formazione della legge annuale sulla concorrenza, che l'Autorità si accinge a definire, sarà evidenziata l'esistenza di numerosi settori economici in cui il quadro normativo ostacola il confronto concorrenziale basato sui meriti e favorisce le rendite di posizione».

Sanzioni per 314 mln nel 2013-2014
Nella relazione presentata oggi al Parlamento, l'Autorità Antitrus fa anche il punto su sanzioni e controlli svolti nel periodo 2013-2014: comminate multe per oltre 314 milioni di euro per comportamenti anticoncorrenziali.In particolare, nel 2013 l'Autorità ha irrogato sanzioni pari a 112.873.512 euro e nei primi sei mesi del 2014 pari a 184.528.819 euro. In sede di accertamento di pratiche commerciali scorrette, sono state invece irrogate sanzioni per 9.253.000 euro (2013) e per 8.198.500 nei primi sei mesi del 2014.

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