Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2014 alle ore 18:11.
L'ultima modifica è del 01 luglio 2014 alle ore 08:32.

My24
LaPresseLaPresse

Modello europeo per la responsabilità civile dei magistrati
Novità anche per quanto riguarda la controversa responsabilità civile dei magistrati: la linea del governo, ha spiegato Renzi al termine del Cdm, «è quella allinearsi al modello europeo». No quindi al "modello Pini", l'onorevole leghista promotore di un emendamento che ha introdotto in prima lettura nella legge Comunitaria la responsabilità civile diretta dei magistrati, ma piuttosto l'adozione di una procedura di responsabilità vicino a quello adottato da altri paesi europei. Saranno rivisti, in particolare, i meccanismi di filtro e di rivalsa dello Stato.

In arrivo falso in bilancio e reato di autoriciclaggio
Tra i punti piùrilevanti tra i 12 citati da Renzi, anche la priorità alle norme contro la criminalità economica. Il Governo, ha sottolineato il premier, intende introdurre (o reintrodurre) nuove norme sul falso in bilancioo e sull'utoriciclaggio, «per i quali sono già stati predisposti i testi normativi».

Prescrizione, la riforma «sta a cuore» al premier
Altra novità di rilevo, l'accelerazione dei tempi del processo penale attraverso la riforma della prescrizione, che «ci sta a cuore», ha sottolineato Renzi rivolgendosi ai giornalisti, perchè «é una questione di «civiltà». «Per due mesi vogliamo discutere della giustizia in modo non ideologico, sarà una discussione la più filosofica, concettuale e astratta prima di approvare la riforma per coinvolgere l'Italia su questo tema», ha aggiunto Renzi.

Intercettazioni, Renzi coinvolge gli operatori dell'informazione
Poi c'è il capitolo intercettazioni, sulle quali Renzi ha spiegato che il governo non ha prontaa nessuna norma di riferimento, ma intende comunque avviare una discussione aperta con gli operatori della stampa. «Il magistrato deve essere libero di intercettare, ma ci deve essere un limite alla pubblicabilità delle stesse intercettazioni, soprattutto se si parla di fatti personali degli indagati estranei ai reati perseguiti», ha spiegato Renzi, che poi ha posto ai direttori dei giornali la domanda: «È giusto che non ci sia un limite? Esiste un diritto alla privacy sui fatti personali?». Anche in questo caso, alcuni dettagli sugli obiettivi del governo sono stati illustrati dal Guardasigilli: «costruire un sistema che non pregiudichi le indagini, non impedisca l'utilizzo delle intercettazioni per le indagini ma tuteli di più chi in qualche modo è coinvolto indirettamente o semplicemente con vicende che non hanno direttamente attinenza penale».

Informatizzazione integrale del sistema giudiziario
Infine, tra i punti approvati anche l'informatizzazione integrale del sistema giudiziario e la riqualificazione del personale amministrativo degli uffici giudiziari. «Bisogna proseguire con l'informatizzazione, che è la strada maestra per il processo civile», ha commentato il Guardasigilli Orlando, illustrando i 12 punti della riforma dopo l'intervento introduttivo del premier. La questione del personale amministrativo della giustizia è «la questione più importante di tutte quelle di cui abbiamo discusso finora», ha concluso Orlando, «Se non colmiamo le lacune in organico, non riqualifichiamo quel personale, valorizziamo le competenze che ci sono le migliore norme del mondo non camminano».

Prima del Cdm vertice Renzi-ministri sull'immigrazione
A ritardare di oltre due ore e mezza l'inizio della riunione, convocata inizialmente alle 17, un vertice a sorpresa sull'immigrazione. «Non c'è controprova, ma quanti sarebbero i morti se non facessimo quanto stiamo facendo, senza il grande lavoro svolto dall'Italia» sul fronte immigrazione? E' quanto si chiede il premier Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri. Nel giorno in cui altre migliaia di migranti sono arrivati sulle coste italiane, il presidente del Consiglio si è infatti riunito con il sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, e i ministri Roberta Pinotti (Difesa), Angelino Alfano (Interni,) Federica Mogherini (Esteri) e Pier Carlo Padoan (Economia), per un confronto sulle come fronteggiare l'emergenza sbarchi in corso da giorni in Sicilia.

Shopping24

Dai nostri archivi