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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2014 alle ore 08:44.
L'ultima modifica è del 02 luglio 2014 alle ore 20:30.

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Nicolas SarkozyNicolas Sarkozy

L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato messo in stato d'accusa nella notte da un giudice istruttore di Parigi per corruzione, traffico di influenze e violazione del segreto istruttorio. Lo ha reso noto la procura nazionale francese per i reati finanziari, che ha chiesto e ottenuto il provvedimento, adottato nella notte dopo 15 ore dal fermo di ieri mattina a Nanterre. È sospettato dalla procura nazionale per i reati finanziari di aver ricevuto da giudici notizie riservate sulle inchieste a suo carico, promettendo aiuti per la carriera. Sotto accusa anche l'avvocato dell'ex presidente e due alti magistrati.

La procura nazionale per i reati finanziari scrive in un comunicato che "a seguito del loro fermo, Nicolas Sarkozy, Gilbert Azibert (giudice di Cassazione, ndr) e Thierry Herzog (avvocato dell'ex presidente, ndr) sono stati presentati ai due magistrati istruttori incaricati dell'indagine aperta il 26 febbraio 2014 per le accuse di traffico di influenze e violazione del segreto istruttorio... Conformemente alle richieste della procura, sono stati messi sotto accusa".

L'ex presidente francese dara' un'intervista congiunta questa sera a Europe 1 e Tf1 alle 20. A poche ore dal suo intervento in tv, Nicolas Sarkozy denuncia la «strumentalizzazione politica di una parte della giustizia», secondo quanto riferisce BFM-TV. ,

Quindici ore in stato di fermo
Dopo 15 ore di stato di fermo nei locali dell'ufficio anticorruzione della polizia giudiziaria a Nanterre, Sarkozy è stato condotto la notte scorsa al polo finanziario del tribunale di grande istanza di Parigi. Rilasciato in piena notte, dopo 15 ore di fermo, Nicolas Sarkozy si è visto notificare l'apertura di un'indagine per reati pesantissimi. Ma senza nessun provvedimento restrittivo della libertà. Il fermo, scattato ieri mattina alle 8, è durato fin quasi alla mezzanotte, ora in cui Sarkozy è stato portato dagli uffici della polizia di Nanterre a quelli del pool finanziario di Parigi. Dopo la notifica dell'apertura dell'inchiesta, Sarkozy è rientrato a casa sulla stessa auto che lo aveva accompagnato ieri a Nanterre.

Secondo la procura è accusato di ricettazione della violazione del segreto professionale (la ricettazione indica la disponibilità di un oggetto proveniente da reato, in questo caso le informazioni sulle inchieste), corruzione attiva e traffico di influenze attivo.
Il giudice Azibert è accusato di ricettazione della violazione del segreto professionale, traffico di influenze passivo e corruzione passiva.
Per l'avvocato Herzog l'accusa è di violazione del segreto professionale, ricettazione della violazione del segreto professionale, corruzione attiva e traffico di influenze attivo.

«Traffico di influenze», reato tipico del diritto francese
Il reato di "traffico di influenze" è tipico del diritto francese, dove è stato introdotto già alla fine dell'Ottocento, ma è estraneo alla tradizione italiana. È stato inserito nel nostro codice penale solo nel 2012, all'articolo 346 bis, a seguito dell'adesione dell'Italia a convenzioni internazionali dell'Onu e del Consiglio d'Europa. Il "traffico di influenze" consiste nella mediazione illecita volta al compimento di atti contrari al dovere d'ufficio di un pubblico ufficiale. Sarkozy pensava di tornare in corsa per l'Eliseo. I parlamentari del suo partito parlano di "giustizia ad orologeria", ma per il governo Hollande "è un cittadino come gli altri".

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