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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2014 alle ore 06:40.
L'ultima modifica è del 19 settembre 2014 alle ore 17:45.

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Non si tratta peraltro dei soli guai giudiziari dell'ex presidente, coinvolto anche in altre quattro inchieste. Quella per circonvenzione di incapace a proposito dei finanziamenti - sempre alla campagna del 2007 - da parte dell'anziana miliardaria Liliane Bettencourt, principale azionista dell'Oréal (indagine chiusa con un non luogo a procedere). Quella sulle mazzette per la vendita di armamenti al Pakistan e all'Arabia Saudita. Quella sui sondaggi commissionati dall'Eliseo. E quella sulle spese folli dell'ultima campagna elettorale.
Al termine del fermo, Sarkozy potrebbe essere rilasciato senza alcuna imputazione, essere collocato nella posizione di testimone assistito (con l'obbligo quindi di essere accompagnato da un avvocato) o essere formalmente indagato. L'esito avrà evidentemente un diverso impatto sul futuro politico di Sarkozy, intenzionato a tornare sulla scena in vista delle presidenziali del 2017. In serata Sarkozy ha lasciato gli uffici di polizia giudiziaria di Nanterre per comparire davanti ai giudici che gli comunicheranno probabilmente l'apertura di un'indagine nei suoi confronti.
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Le indagini che coinvolgono Sarkozy
FINANZIAMENTI LIBICI
Da Gheddafi 50 milioni
per le presidenziali del 2007
La magistratura indaga dall'aprile 2013 sulle accuse di finanziamento occulto della campagna presidenziale 2007 di Sarkozy (fino a 50 milioni di euro) da parte del regime libico di Muammar Gheddafi (nella foto). L'inchiesta è partita in seguito a rivelazioni di stampa attribuite a un figlio di Gheddafi e confermate dall'uomo d'affari franco-libanese Ziad Takleddin, intermediario tra Parigi e il regime di Tripoli. È stata questa inchiesta a far mettere sotto controllo le telefonate di Sarkozy.
AFFAIRE BETTENCOURT
Denaro dall'ereditiera
di L'Oreal, Sarkozy prosciolto
Nicolas Sarkozy è stato accusato di aver approfittato della condizione di Liliane Bettencourt (nella foto), anziana ereditiera di L'Oreal incapace di intendere e di volere, grazie all'intermediazione dell'uomo di fiducia e gestore del patrimonio della donna, Patrice de Maistre, e dell'allora tesoriere dell'Ump e ministro del Bilancio Eric Woerth. Dalla Bettencourt sarebbero arrivati, ancora una volta, fondi illeciti per finanziare la campagna presidenziale di Sarkozy del 2007. Da quest'inchiesta l'ex presidente è stato prosciolto.
AFFAIRE TAPIE
Un arbitrato favorevole all'amico del presidente
Nel luglio del 2008, con Sarkozy presidente e l'attuale direttore dell'Fmi Christine Lagarde ministro dell'Economia, un arbitrato per regolare una vecchia controversia sulla vendita di Adidas accordò 403 milioni di euro all'uomo d'affari Bernard Tapie (nella foto), amico del presidente. I giudici indagano sui legami tra Tapie, il suo avvocato e gli arbitri, su cui il governo è sospettato di aver fatto pressione per ottenere un giudizio favorevole al miliardario. Sotto la lente dei magistrati il ruolo del segretario generale dell'Eliseo Claude Guéant.
AFFAIRE KARACHI
Armi a sauditi e Pakistan
per finanziare Balladur?
L'«affaire Karachi» riguarda due contratti, firmati nel 1994, per la vendita di sottomarini francesi al Pakistan e di fregate all'Arabia Saudita. Contratti che si sospetta abbiano generato un circuito di retrocommissioni servite a finanziare in modo illecito la campagna presidenziale (persa) dell'ex premier Edouard Balladur (nella foto) del 1995. All'epoca Nicolas Sarkozy era ministro del Bilancio, e portavoce della campagna di Balladur: in febbraio i giudici avevano preannunciato una possibile convocazione come testimone assistito.
FALSE FATTURE
I fondi neri che hanno
messo in ginocchio l'Ump
Bygmalion è un'agenzia di comunicazione fondata da persone vicine a Jean-François Copé (nella foto), cui lo scandalo è costato la presidenza del partito di Sarkozy, l'Ump, nel maggio scorso. La società avrebbe emesso fatture gonfiate per presunte prestazioni al partito, fondi neri per oltre 10 milioni di euro andati a sostenere la campagna presidenziale poi perduta da Sarkozy nel 2012. Con l'uscita di scena di Copé il centrodestra francese si è affidato per ora a un triumvirato composto dagli ex premier Alain Juppé, François Fillon e Jean-Pierre Raffarin.
ALL'ELISEO TRA IL 2007 E IL 2012
Corsa interrotta?
Nicolas Sarkozy (nato nel 1955 a Parigi, figlio di un aristocratico ungherese immigrato in Francia) è conosciuto come un uomo ambizioso, determinato, spregiudicato, iperattivo. Ma la sua nuova corsa verso l'Eliseo alla guida dell'Ump, che ormai sembrava scontata, potrebbe essere stata bloccata dalla giustizia. Sarkozy è il primo ex presidente nella storia della République (all'Eliseo tra il 2007 e il 2012) a essere posto in custodia cautelare
Un personaggio controverso
Sarkozy non ha studiato all'Ena, la prestigiosa scuola che sforna da sempre le élite del Paese, ma si è laureato in legge. Esibizionista, ha sempre spaccato i francesi: il 62% di loro non desidera che ritorni in politica. La sua carriera, iniziata a 19 anni al fianco dei neogollisti, è stata tutta in folgorante ascesa. Nel 1983, a soli 28 anni, diventa uno dei sindaci più giovani di Francia, a Neuilly-sur-Seine. A 34 anni è deputato, a 38 è ministro e, a 52, presidente

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