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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2014 alle ore 11:21.
L'ultima modifica è del 03 luglio 2014 alle ore 19:03.

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(LaPresse)(LaPresse)

Un uomo è stato ucciso a colpi di pistola in casa sua, a Roma, da due individui che poi sono scappati a bordo di un'auto. La vittima è Silvio Fanella, condannato in primo grado nell'ottobre scorso a 9 anni nel processo per il riciclaggio internazionale che ha visto coinvolti alcuni ex dirigenti delle società Telecom Italia Sparkle e Fastweb. Fanella è sempre stato ritenuto dagli inquirenti una delle menti del business finanziario da quasi 2 miliardi di euro. Era considerato il «cassiere» di Gennaro Mokbel, imprenditore al centro di numerose inchieste. Fanella avrebbe dovuto presenziare questa mattina ai funerali di uno dei suoi difensori, tragicamente scomparso pochi giorni fa. Fanella era sottoposto al regime dell'obbligo di dimora. L'uomo, quindi, per allontanarsi dalla Capitale doveva informare le forze dell'ordine. Nell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria l'uomo si era trasferito da qualche tempo. Figlio di un maresciallo dei carabinieri, legato all'imprenditore Gennaro Mokbel, ha svolto per alcuni anni l'attività di ragioniere ma ha avuto anche alcune esperienze nel mondo della produzione cinematografica.

Disposto il fermo per il ferito ricoverato al Policlinico Gemelli
Intanto è in stato di fermo Giovanni Battista Ceniti, il 29enne ricoverato al policlinico Gemelli di Roma, ferito da un colpo d'arma da fuoco nell'agguato di via Gandolfi. A disporre il fermo la direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma. I reati contestati sono omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Il giovane, originario di Genova, sarà interrogato non appena le sue condizioni lo consentiranno. Si tratterebbe di un ex militante di Casa Pound, ex responsabile della sede di Verbano-Cusio-Ossola, «espulso 3 anni fa per incompatibilità politiche con il movimento», hanno riferito fonti di CasaPound, sottolineando anche che potrebbe trattarsi di un caso di omonimia.

L'esecuzione compiuta da un commando di tre uomini
L'omicidio è avvenuto in via dei Gandolfi, nel quartiere della Camilluccia, nella zona nord di Roma. Gli investigatori stanno intanto cercando le altre due persone che secondo la prima ricostruzione dell'accaduto avrebbero fatto parte del gruppo di assalitori, secondo le prime testimonianze, si sono dati alla fuga a bordo di una Croma grigio metallizzato, trovata poi in via Premuda, a pochi passi dal palazzo di giustizia.

C'era già stato un tentativo di sequestro
Stando a quanto accertato dalla procura di Potenza, tempo fa alcuni giovani lucani erano stati reclutati da un componente della banda Mokbel, conosciuto in carcere, allo scopo di sequestrare Fanella, sospettato di aver fatto sparire dei soldi che erano destinati all'organizzazione. Il progetto, come emerso da alcune intercettazioni telefoniche, non era poi andato in porto.

Un condomino ha chiamato le forze dell'ordine
A chiamare la polizia un condomino che ha sentito le grida di aiuto di una donna e tre colpi di arma da fuoco. Quando la polizia è intervenuta, in casa ha trovato il cadavere di Fanella, colpito al petto da alcuni proiettili. Nell'appartamento c'era anche una donna, una parente della vittima, sotto choc.

Si verifica la dinamica dell'accaduto
Sono in corso le indagini della squadra mobile della questura di Roma per verificare l'esatta dinamica dell'accaduto. Elicotteri e posti di controllo sono stati attivati nella zona nord della Capitale. Intanto, un tratto di via della Camilluccia è stato chiuso al tratto dalla polizia municipale per consentire di effettuare i rilievi.

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