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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2014 alle ore 16:13.
L'ultima modifica è del 08 luglio 2014 alle ore 16:37.

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Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi sono stati assolti dall'accusa di frode fiscale al termine del processo Mediatrade. Secondo i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano l'ipotesi accusatoria nei confronti dei numero uno e due di Mediaset «non costituisce reato».
Il tribunale di Milano ha inoltre stabilito il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, limitatamente al capo di imputazione realtivo al 2005. Il caso Mediatrade, ultimo filone processuale del più ampio troncone sui diritti tv di Mediaset si è chiuso con l'assoluzione o la prescrizione di tutti gli 8 imputati, compreso il rpoduttore cinematografico statunitense Frank Agrama.
I giudici milanesi non hanno insomma accolto l'impianto accusatorio della procura che, con il pm Fabio De Pasquale, aveva chiesto di condannare Confalonieri a 3 anni e 4 mesi, Pier Silvio Berlusconi a 3 anni e 2 mesi e Agrama a 3 anni e 8 mesi.

Nessuna condanna
Più in generale, nessuno dei dieci imputati del processo Mediatrade è stato condannato dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale che, in un mix di assoluzioni e prescrizioni per i diversi capi di imputazione di fatto non hanno inflitto nessuna condanna agli imputati.

La soddisfazione di Ghedini
«Secondo noi doveva finire così, con un'assoluzione, anche il processo a carico di Silvio Berlusconi». In questo modo ha risposto l'avvocato Niccolò Ghedini dopo l'assoluzione del suo assistito Pier Silvio Berlusconi nel caso Mediatrade ai cronisti che gli hanno chiesto se si potevano paragonare il caso Mediaset, per il quale l'ex premier è stato condannato in via definitiva, a quello Mediatrade.
«Noi siamo convinti - ha spiegato Ghedini - che il presidente Berlusconi doveva essere assolto nel processo sul caso Mediaset». Il legale ha aggiunto comunque che «sono due processi diversi e noi per il caso Mediaset abbiamo presentato ricorso alla Corte di giustizia europea e speriamo che a breve venga fissata l'udienza».

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