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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2014 alle ore 07:25.

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(Corbis)(Corbis)

C'erano una volta i liberi professionisti che cercavano un bell'immobile da affittare, lo arredavano e avviavano così (o ampliavano) il proprio business. Questa favola poteva essere raccontata prima della crisi, che ha portato il tasso di disoccupazione al 12,6% (ultimi dati Istat) in Italia, dove oggi (quasi) più nessuno si azzarda ad aprire un nuovo studio.

I free-lance o i consulenti, hanno quindi realisticamente due strade da percorrere: lavorare da casa o intraprendere il coworking. Questo nuovo modo di lavorare è un fenomeno in grande (e veloce) espansione nel nostro Paese perché permette di avere un ufficio a disposizione con tutti i servizi annessi, ma con un impegno economico ridotto. E i vantaggi non finiscono qui: le relazioni tra coworkers si rivelano spesso sinergiche e fruttifere per progredire nella propria attività.

Il coworking nasce a metà anni duemila negli Usa, precisamente a San Francisco, dall'intraprendenza di un programmatore informatico, tale Brad Neuberg, che decide di creare il primo spazio di lavoro condiviso nel quale ospitare altri freelance come lui. Da questo esperimento di successo, Neuberg insieme ad altri soci dà vita ai Coworking Center.

La filosofia di base è tanto semplice quanto illuminante: i lavoratori diventano dei veri e propri coinquilini d'ufficio, ognuno con la propria postazione all'interno dell'open-space. A loro disposizione servizi di domicilio postale, consulenze legali e fiscali, attività di segretariato, strumenti tecnici condivisi, sale di rappresentanza con apparecchiature per video-conferenze, e persino aree relax. I vantaggi sono molti e indiscutibili: non ci si trova isolati dal mondo come quando si lavora da casa, i costi sono perfettamente accessibili, e con un po' di fortuna si può fare network e relazioni pubbliche.

Se il pesce grosso (di solito) mangia il pesce piccolo, è anche vero che i piccoli, quando si mettono insieme e si organizzano bene, diventano una vera e propria potenza. La condivisione dei servizi infatti permette che, con una spesa esigua, anche start-up o giovani professionisti possano disporre di uno spazio adeguato per lavorare.

A chi si avvicina a un ufficio in coworking, in genere viene offerta a fronte di una quota fissa una postazione personale - scrivania con sedia, che può essere di misura basic o nella versione più grande deluxe, solo un po' più cara - la connessione internet ADSL con LAN e/o Wi-Fi, una linea telefonica, l'uso di stampanti-fotocopiatrice e fax, riscaldamento e aria condizionata, l'uso della sala riunioni su prenotazione, servizio di pulizie, servizi igienici, un'area ristoro con la classica macchina del caffé e un refrigeratore.

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