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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2014 alle ore 12:31.
L'ultima modifica è del 09 luglio 2014 alle ore 16:37.

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Sono Veneto e Friuli Venezia Giulia le regioni che riciclano di più, ma dietro al nord est cresce il centro sud, mentre tra le metropoli solo Milano arriva al 50% di differenziata. Questi i principali dati del rapporto di Legambiente sui comuni "Ricicloni" presentati oggi a Roma.

Veneto e Friuli al top
In totale sono 1328 i comuni italiani (il 16% dei comuni d'Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini) che hanno superato l'obiettivo di legge del 65% di differenziata, e per la prima volta ogni regione, tranne al Val d'Aosta, ha almeno un esempio virtuoso. Veneto e Friuli Venezia Giulia sono le Regioni con la più alta concentrazione di Comuni Ricicloni. Ma la novità dell'anno è la crescita dei ricicloni nel Centro-Sud, che passano dal 15 al 20% del totale nazionale. Crescono in particolare i comuni virtuosi nelle Marche (+15% in un anno): qui, semplicemente, è stata applicata in maniera intelligente la legge nazionale, prevedendo un tributo di 20 €/tonnellata per i rifiuti urbani che finiscono in discarica, importo che viene modulato in base alle performance di raccolta differenziata raggiunte dai Comuni.

Maglia nera a Val d'Aosta, Calabria e Liguria
In fondo alla classifica oltre alla Val d'Aosta ci sono la Calabria (1,7%) e la Liguria (1,7%) e la Puglia (1,9%). Quest'anno Legambiente segnala anche l'eccellenza dei comuni che sono riusciti a riciclare il 90% dei rifiuti. Sono circa 300 e nel corso del 2013 hanno prodotto meno di 75 chilogrammi a testa di rifiuto secco indifferenziato, mentre la produzione media pro capite nazionale si aggira sui 550 chili annui. E non si tratta di piccoli comuni: il toscano Empoli con i suoi 48 mila abitanti è seguito dai trevisani Castelfranco, Montebelluna, Vittorio Veneto, tutti attorno ai 30 mila abitanti. Le ricette sono diverse, ma con alcune caratteristiche comuni: la raccolta "porta a porta", le politiche di prezzo che premiano il cittadino virtuoso con una riduzione della tassa sui rifiuti se separa bene i materiali, gli incentivi al compostaggio domestico. «I 300 Comuni "Rifiuti free", dove cioè la popolazione ricicla più del 90% dei rifiuti - ha affermato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - dimostrano che è possibile trasformare una vergogna in eccellenza nazionale».

Menzione speciale per Milano
Da segnalare la performance di Milano, l'unica metropoli europea (insieme a Vienna) sopra il milione di abitanti a superare la soglia del 50% (prima metà del 2014) . Un monito per Torino, che ha da tempo superato il 50%, ma solo nella metà della città dove esiste la raccolta porta a porta, e soprattutto per Roma che non sa ancora scegliere tra raccolta porta a porta spinta e sistemi fondati ancora sul cassonetto che impediscono l'indipendenza dalla discarica.

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