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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2014 alle ore 16:38.
L'ultima modifica è del 09 maggio 2014 alle ore 16:40.

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Il riciclo della plastica è un'industria in crescita che sfida la crisi. Come dicono gli economisti, è un settore "anticiclico". Lo rileva il bilancio 2013 di Corepla (il consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), bilancio approvato l'altro giorno.
Secondo il documento, aumentano la raccolta e il riciclo malgrado la diminuzione dell'immesso al consumo e l'andamento recessivo dell'economia italiana, è aumentata la raccolta differenziata.

Nonostante la contrazione del quantitativo di imballaggi immessi al consumo, nel 2013 sono state raccolte oltre 768mila tonnellate di imballaggi in plastica (+11% rispetto al 2012). Un primato notevole - sia per il comparto che per i 7.325 Comuni che hanno avviato il servizio di raccolta – che va attribuito soprattutto a due fattori: il decollo della raccolta della plastica in zone storicamente difficili come il Mezzogiorno e l'ulteriore aumento anche tra ''i primi della classe'' (ad esempio, il Veneto è passato da 18 a 20 chili circa per abitante). Il dato medio nazionale di raccolta pro capite passa da 11,6 a 12,9 chili annui per abitante.

Nel Nordest si registra la raccolta più alta di tutta Italia (in testa il Veneto con 20,1 chili l'anno per abitante); seguono il Nord-ovest (Piemonte e Lombardia tra i 16 e i 16,3 chili) e il Centro (Marche 16,3 chili) e poi Sud e Isole, guidate dalla Campania con 14 chili annui per abitante. Fanalini di coda Calabria e Sicilia.

Sono 7.325 i Comuni serviti e oltre 57 milioni i cittadini coinvolti, pari al 96% del totale. Nel 2013 sono stati 197 milioni di euro riconosciuti dal Consorzio ai Comuni o ai loro operatori delegati, a copertura dei maggiori oneri sostenuti per l'effettuazione dei servizi di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.

L'immesso al consumo 2013 degli imballaggi in plastica è risultato pari a 2,04 milioni di tonnellate (51% imballaggi rigidi, 41% imballaggi flessibili e 8% imballaggi di protezione e accessori).

Tra i polimeri più utilizzati: il polietilene (Pe), il Pet, il polipropilene (Pp).
Cresce il riciclo. Sono 430mila le tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica provenienti dalla raccolta differenziata riciclate nel 2013. A questa cifra vanno aggiunti i quantitativi di imballaggi in plastica riciclati da operatori industriali indipendenti provenienti dalle attività commerciali e industriali pari a 360mila tonnellate, per un riciclo complessivo di circa 790mila tonnellate. Una crescita per l'intero settore dunque, che vede coinvolte 300 imprese ed oltre 2mila lavoratori. Sono stati recuperati anche quegli imballaggi che ancora faticano a trovare sbocchi industriali verso il riciclo meccanico e il mercato delle plastiche riciclate. Circa 322mila tonnellate sono state utilizzate come materie prime energetiche al posto di combustibili fossili.

Migliora l'efficienza complessiva di riciclo e recupero nel 2013. Solo il 2% del materiale raccolto è stato avviato a discarica. Grazie a Corepla, infatti, è stato possibile evitare l'immissione in discarica di 22 milioni di metri cubi di rifiuti. È importante anche il contributo al bilancio energetico del Paese: grazie al riciclo degli imballaggi in plastica provenienti dalle raccolte differenziate, nel 2013 sono stati risparmiati oltre 7 miliardi di chilowattora di energia.

Corepla ha collaborato alla creazione di nuove imprese e nuova occupazione che, secondo un recente studio Althesys commissionato dal Consorzio, ha prodotto un beneficio per la collettivita' stimabile in 2,1 miliardi in dieci anni, pari al fatturato annuo dell'intera industria di intermediazione immobiliare o della produzione cinematografica, video e Tv.

"Desideriamo migliorarci ancora, innalzando gli obiettivi di raccolta, esplorando nuove opportunità di riciclo e recupero, individuando nuove applicazioni e nuovi sbocchi di mercato per il materiale riciclato e infine, ottimizzando i costi del sistema – afferma il presidente del consorzio Corepla, Giorgio Quagliuolo. - Mi piace aggiungere che nel solo 2013 abbiamo evitato emissioni di Co2 per 800mila tonnellate (+4,5% rispetto al 2012) equivalenti alle emissioni di circa 505.000 automobili, abbiamo evitato costi di smaltimento per 38,4 milioni di euro (+3,5 rispetto al 2012) e infine abbiamo generato 105,7 milioni di euro di materie prime seconde".

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