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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2014 alle ore 14:09.
L'ultima modifica è del 11 luglio 2014 alle ore 22:44.

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«A oggi il numero degli esuberi in Alitalia si è ridotto a circa 980». Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, dopo l'incontro con i sindacati. Dei 2.251 esuberi previsti dal matrimonio tra Alitalia ed Etihad, ha spiegato il ministro, «250 assistenti di volo anzichè andare in mobilità avranno il contratto di solidarietà, c'è la disponibilità di Alitalia e di Etihad». Per circa mille persone si sta cercando una ricollocazione. I 980 esuberi, ha sottolineato Lupi, «andranno in mobilità con l'80% dello stipendio per 4 anni» e si utilizzerà il contratto di ricollocamento previsto dall'ultima legge di stabilità. Per Lupi la soluzione è «un grande successo» raggiunto «con lo sforzo di tutti».

Poletti: la prima volta del contratto di ricollocamento
Per contribuire alla soluzione degli esuberi Alitalia il governo mette in campo, per la prima volta, lo strumento dei contratti di ricollocamento previsti dalla legge di stabilità. È quanto ha reso noto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti incontrando i giornalisti uscendo dall'incontro con Alitalia e sindacati al quale ha partecipato con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.

«Per quanto mi riguarda - sono parole di Poletti - abbiamo messo sul tavolo la possibilità di usare sperimentalmente il contratto di ricollocamento previsto nella legge di stabilità per il quale, mi sembra, c'é già uno stanziamento di 15 milioni per la fase sperimentale».
Questo strumento - ha spiegato il ministro - consente a chi é in mobilità di fare un accordo con le agenzie del lavoro, in questo caso del Lazio, con il supporto di una unità di missione alla quale partecipano i ministeri interessati, in questo caso del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti), la Regione in collaborazione con l'Enac».

«Applichiamo una cosa mai fatta prima in Italia che sperimentiamo con l'Alitalia. Non è una garanzia ma un contratto di servizio che prevede obblighi per i lavoratori, per l'agenzia e le istituzioni e rappresenta l'anticipazione delle politiche attive del lavoro che si fa fatica a far passare». Insomma, «si organizza un contratto individuale per costruire un corso di ricollocamento».

Lupi: nessun ultimatum, il governo chiede una risposta finale
Domani, ha proseguito Lupi «ognuno si assumerà le proprie responsabilità, perché credo sia doveroso, visto che la prossima settimana Hogan sarà in Italia, presentarsi con una risposta». «Non c'é nessuna data di ultimatum - ha sottolieato Lupi - perchè avevamo già detto che la scadenza era fissata alla fine della prossima settimana, perché si possa chiudere l'accordo con le banche, i soci ed Etihad. Nessun ultimatum, nessuna rottura. Il governo chiederà che domani ci sia una risposta finale».

Presenti al ministero anche i vertici di Alitalia
Questa mattina, il confronto tra azienda e sindacati confederali si è concentrato sul nodo del costo del lavoro, tema affrontato in pararllelo anche al tavolo di confronto dell'azienda con i sindacati del personale navigante. Al ministero dei Trasporti, che ospita gli incontri, sono presenti i vertici di Alitalia, l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio e il presidente Roberto Colaninno.

Maratona notturna su contratto e costo del lavoro
Il tavolo tra governo, azienda e Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl era iniziato ieri mattina, seguito, in serata, da un secondo confronto parallelo con le associazioni professionali di piloti e assistenti di volo Anpac, Avia e Anpav e l'Usb che è andato avanti per gran parte della nottata. Forte la tensione all'interno del fronte sindacale a causa delle posizioni differenziate sulla definizione del nuovo contratto di lavoro del settore del trasporto aereo (Filt, Fit, Ugl favorevoli e Uilt, Anpac, Avia e Anpav contrari), che è entrato nella partita sui 2.251 esuberi previsti dal piano di Etihad. Altro tema affrontato ieri è stato quello relativo al recupero di ulteriori 48 milioni di risparmi sul costo del lavoro, che ancora mancano per arrivare alla cifra complessiva dei 128 milioni di euro, previsti dal piano messo a punto dall'ad Alitalia Del Torchio.

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