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Dal rigalleggiamento, all'ultima rotta, alla demolizione a Genova, tutte le fasi del recupero del relitto della Costa Concordia

È tornato a galleggiare il relitto della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 sulle coste del Giglio dopo un "inchino" fatale dinanzi all'isola. La stima totale dei costi di rimozione per il più grande progetto di recupero di un relitto nella storia ammonta a circa 1,2 miliardi di dollari. Ecco tutte le fasi dal rigalleggiamento, all'ultima rotta che affronterà il relitto trainato da due rimorchiatori, fino alla demolizione e al riciclo di alcune parti nel porto di Genova Voltri

10. Il recupero della Costa Concordia/Lo smaltimento nel porto di Genova Voltri

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Il relitto della Concordia, una volta completate le fasi di rigalleggiamento, dovrà essere trasportato nel porto di destinazione per smaltimento e riciclo. Il progetto selezionato da Costa Crociere, dopo lunghe polemiche per la candidatura di altri porti italiani ed esteri, prevede il trasferimento della Concordia presso il porto di Genova Voltri per la sua demolizione e riciclo a cura del consorzio composto da Saipem e San Giorgio del Porto. Il progetto è stato presentato alle Autorità competenti riunite nella Conferenza dei Servizi coordinata dal Commissario Delegato dal Governo per l'Emergenza Concordia, Franco Gabrielli. La scelta è caduta su Genova perché il porto deve avere caratteristiche e infrastrutture adatte a ricevere un relitto di enormi dimensioni (ad esempio una profondità di almeno 20 metri) nonché attrezzature adeguate per la demolizione e il riciclo della nave in accordo con la normativa e nel rispetto dei più elevati standard di tutela ambientale e di salvaguardia della sicurezza.

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