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Dal rigalleggiamento, all'ultima rotta, alla demolizione a Genova, tutte le fasi del recupero del relitto della Costa Concordia

È tornato a galleggiare il relitto della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 sulle coste del Giglio dopo un "inchino" fatale dinanzi all'isola. La stima totale dei costi di rimozione per il più grande progetto di recupero di un relitto nella storia ammonta a circa 1,2 miliardi di dollari. Ecco tutte le fasi dal rigalleggiamento, all'ultima rotta che affronterà il relitto trainato da due rimorchiatori, fino alla demolizione e al riciclo di alcune parti nel porto di Genova Voltri

3. Il recupero della Costa Concordia/Scelto il progetto Titan/ Micoperi

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Fra i sei progetti presentati per la rimozione del relitto in un unico pezzo, il 21 aprile 2012 è stato scelto quello del consorzio composto dalla Titan Salvage, società statunitense appartenente a Crowley Group, leader mondiale nel settore del recupero di relitti, e dalla Micoperi, società italiana con una lunga esperienza nell'ingegneria e installazione di strutture offshore e tubazioni sottomarine. I lavori di rimozione del relitto dall'isola del Giglio sono iniziati a fine maggio 2012, dopo il via libera delle operazioni da parte della Conferenza dei Servizi decisoria convocata dal Commissario delegato dal Governo Italiano, Franco Gabrielli. Il progetto di recupero è diviso in cinque fasi: stabilizzazione, falso fondale e cassoni lato mare, Parbuckling (raddrizzamento della nave), verifica relitto e installazione dei 15 cassoni lato terra e dei 4 rimanenti lato mare e, ultima fase, il rigalleggiamento.

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