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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2014 alle ore 15:35.
L'ultima modifica è del 15 luglio 2014 alle ore 22:05.

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Il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo (Olycom)Il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo (Olycom)

Sono circa 1500 gli emendamenti al Dl competitività all'esame delle commissioni Industria e Ambiente del Senato dopo la prima scrematura delle inammissibilità. Al netto dei doppioni rimangono sul tavolo 1200-1300 proposte di modifica, ma tra queste, entro stasera, i gruppi dovranno segnalare gli emendamenti che ritengono essenziale votare. L'obiettivo, riferisce uno dei relatori, il presidente della commissione Ambiente, Giuseppe Marinello (Ncd), è di votare su un pacchetto di circa 300 proposte di modifica. I relatori si riserveranno, dopo le segnalazioni dei gruppi, la possibilità di integrare o modificare le proposte arrivate con propri emendamenti. Non è escluso che anche il Governo presenti proposte di modifica. Le commissioni inizieranno a votare da domani.

Governo disponibile a modifiche su Sistri
Oggi il Governo, ad esempio, ha fatto sapere è disponibile a migliorare le norme sul Sistri (il sistema di tracciabilità dei rifiuti, ndr), ma un suo azzeramento porrebbe «rilevanti problematiche». Lo ha affermato il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, rispondendo alla Camera a interrogazioni di vari gruppi parlamentari. Velo ha sottolineato che, in ogni caso, «è irrinunciabile che lo Stato si doti di un sistema di tracciamento dei rifiuti di tipo informatico moderno, efficiente, efficace e meno eludibile di quello cartaceo. Lo scopo del Sistri rimane collaborare con le imprese per porre l'Italia al passo con i più evoluti Paesi europei». Il sottosegretario ha ricordato che, in caso di azzeramento, «l'Amministrazione dovrebbe sostenere gli oneri economici delle spese sostenute per realizzare il sistema».

Le modifiche in arrivo
Aprire i confini alle start-up innovative targate Europa. Estendere l'Ace alle società che si quotano su sistemi multilaterali di negoziazione. Innalzare al 30% il credito d'imposta sugli investimenti. Sono solo alcune delle modifiche presentate dalle forze politiche, maggioranza compresa, al pacchetto-imprese del Dl competitività che si prepapara a ospitare anche il decreto con il prestito ponte per l'Ilva varato giovedì scorso. Ma nel mirino dei gruppi parlamentari, Pd in testa, sono finiti anche il taglio del 10% della bolletta energetica, l'anatocismo e le assicurazioni Rc auto. In alcuni casi i cambiamenti proposti possono già contare sul sostegno dello stesso ministero dello Sviluppo economico. Si pensi alle «ulteriori misure a favore delle start-up innovative» che sono state presentate dal Gruppo misto (Orellana primo firmatario) e che ricalcano un testo all'esame del Mise e del Mef.


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