Notizie EuropaChiuso ai voli civili lo spazio aereo dell'Ucraina orientale
Chiuso ai voli civili lo spazio aereo dell'Ucraina orientale
17 luglio 2014
Eurocontrol, l'agenzia per il controllo del traffico aereo a cui aderiscono 39 Paesi europei, ha decretato la chiusura dello spazio aereo dell'Ucraina orientale ai voli civili fino a nuovo ordine, in attesa che si chiariscano le cause dell'abbattimento del Boeing-777 della Malaysia Airlines.
Subito dopo la notizia della tragedia, la Lufthansa aveva ordinato a tutti i suoi voli di evitare «con effetto immediato» lo spazio aereo al confine tra Kiev e Mosca. La stessa decisione è stata presa da Air France e, successivamente, da Aeroflot e Transaero. Anche le compagnie aeree statunitensi si sono accordate sull'opportunità di evitare lo spazio aere vicino al confine tra Ucraina e Russia.
Quanto all'Enac, «in attesa di acquisire maggiori elementi e dettagli sulle cause che hanno portato al disastro», l'Ente nazionale dell'aviazione civile ha invitato le compagnie aeree nazionali «ad evitare il sorvolo delle aeree in questione», si legge in una nota.
La Federal Aviation Administration - l'ente incaricato di regolare l'aviazione civile e parte del dipartimento americano dei Trasporti - già lo scorso 23 aprile aveva avvertito i piloti statunitensi di non volare nei cieli sopra porzioni dell'Ucraina, in modo particolare la penisola di Crimea (strappata lo scorso marzo al controllo di Kiev e annessa a Mosca).
Anche l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile, parte dell'Onu, e altre autorità dell'aviazione in altri Paesi diffusero simili raccomandazioni per le aree dove disordini e conflitti militari si pensava creassero rischi che gli aerei potessero essere abbattuti.