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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2014 alle ore 18:29.
L'ultima modifica è del 17 luglio 2014 alle ore 18:30.

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(Afp)(Afp)

«Il taglio del cuneo fiscale sarà reso permanente con la legge di stabilità». Lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan alla Camera in occasione di un'informativa urgente sul rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità e crescita alla luce delle raccomandazioni agli Stati membri dell'Ue approvate l'8 luglio 2014 dal Consiglio Ecofin. Il ministro ha parlato di «ritardo nel meccanismo di ritorno alla crescita sostenuta»e di «margini d'azione stretti più stretti», ma si è detto sicuro di un «salto di qualità con le riforme». E ha aggiunto che per la crescita «non esistono scorciatoie». Poi ha ricordato che l'Italia in Europa e il Governo per il Paese indicano 3 pilastri: più apertura di mercato, riforme strutturali, più investimenti per la crescita.

Tweet, nessuna manovra in arrivo
«L'impatto economico delle riforme istituzionali è estremamente rilevante e purtroppo spesso sottovalutato», ha detto il ministro dell'Economia intervenendo in aula alla Camera. Ma ai cronisti che alla Camera gli chiedrvano se, a fronte di quanto da lui affermato in Aula nel corso dell'informativa urgente sulle raccomandazioni Ecofin, l'Italia sia al riparo da una manovra correttiva, Padoan ha replicato laconico: «No comment sulle manovre». Poi in un tweet nel pomeriggio, di fronte al moltiplicarsi delle interpretazioni, ha chiarito: «Ma 'no comment' non significa soltanto 'non ho nulla da aggiungere? Non c'è nessuna "manovra" in arrivo, semplicemente».

Crescita lenta pesa, ma con riforme salto qualità
Il ministro non ha minimizzato gli ultimi dati congiunturali negativi del Pil e della produzione industriale ma si è detto certo che con le riforme strutturali che il governo ha in cantiere l'economia ripartirà. «I dati macroeconomici più recenti, se confermati, indicano un ritardo nel meccanismo di ritorno alla crescita sostenuta in Europa e altrove - ha detto Padoan - e ciò è vero anche per il nostro Paese. I margini per l'azione del Governo si faranno più stretti ma non per questo si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualità di cui il Paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme».

Disoccupazione alta resta priorità
Padoan ha ricordato che la disoccupazione resta elevata. Lo ha detto sottolineando che l'alto tasso di disoccupazione non è solo un problema italiano ma anche europeo. La lotta alla disoccupazione, ha aggiunto, «deve essere quindi una priorità non solo del semestre italiano ma del prossimo ciclo parlamentare in Europa». E ha spiegato che il compito della politica economica «è dare segnali giusti che possano influenzare positivamente le aspettative»

Rimborso debiti Pa sarà ulteriormente rafforzato
Il ministro ha poi parlato di strategia del governo «convergente» con le raccomandazioni della Commissione «che coniuga azione strutturale con il sostegno alle famiglie, per esempio attraverso il bonus fiscale, e imprese, con misure diverse, tra cui il rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione, attualmente in corso di ulteriore rafforzamento».

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