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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2014 alle ore 14:46.
L'ultima modifica è del 18 luglio 2014 alle ore 20:40.

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Serracchiani: rispetto per le sentenze
«Il nostro rispetto per le sentenze della magistratura non è uno slogan: vanno rispettate sempre, anche oggi». È questo invece il commento della vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, commentando la sentenza che ha assolto Silvio Berlusconi.

I parlamentari di Forza Italia
«Emozione», «soddisfazione», «la verità é stata ristabilita». I parlamentari di Forza Italia, praticamente in tempo reale con l'arrivo della notizia, commentano così la sentenza con cui i giudici della Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile.

Con il provvedimento, dice la deputata Laura Ravetto, si «vanifica ogni recondita illusione di certa sinistra di poter vincere a tavolino e conferma che il destino del centrodestra rimane saldamente nelle mani di Berlusconi». Esulta «per l'onore restituito al nostro leader» la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, mentre per la deputata Jole Santelli «l'assoluzione rende giustizia all'uomo prima che al politico».

«I giudici di Milano - afferma invece la senatrice Maria Rizzotti, vicepresidente della commissione Sanità - hanno accertato ciò che noi abbiamo sempre saputo». La senatrice Manuela Repetti prova «felicità per la sentenza. Felicità - aggiunge - per l'affetto nei confronti di una persona che finalmente viene sollevata da una sofferenza ancor più pesante per l'ingiusta condanna in un processo assurdo».

Michaela Biancofiore, parlamentare e responsabile nazionale Risorse Umane di FI, sottolinea che l'emozione e la soddisfazione di questi minuti «sono sentimenti condivisi da tutto il popolo azzurro dal quale piovono messaggi di amore e felicità per Berlusconi. Esiste una giustizia giusta anche in Italia».

Secondo Elena Centemero la sentenza «non cancella ciò che é stato fatto al nostro leader ma restituisce a lui e a tutti coloro che da anni lo sostengono la gioia della verità». Renata Polverini, anche lei su Twitter scrive oggi é stato «smontato finalmente il teorema utilizzato contro il leader del centrodestra italiano. Una giornata finalmente di giustizia».

Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, ribadisce la necessità di insistere nella richiesta di riforma della giustizia e per ottenere la responsabilità civile dei magistrati, e Luca D'Alessandro, segretario della commissione Giustizia della Camera, afferma: «Adesso chi paga? Chi paga per il fiume di denaro speso? Chi paga per la lesione alla dignità di un presidente del Consiglio, di un uomo, di un padre messo alla gogna grazie a spiate distorte fatte attraverso il buco della serratura? Chi paga per il danno d'immagine provocato all'Italia da un dibattimento in cui si é parlato di tutto tranne che di diritto?» Per Altero Matteoli, l'assoluzione «restituisce serenità al nostro leader e a Forza Italia. Ne beneficierà il clima politico ed il Paese».

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