Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2014 alle ore 15:50.
L'ultima modifica è del 18 luglio 2014 alle ore 22:08.

My24

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha escluso uno slittamento oltre fine anno per l'approvazione della legge delega per la riforma del lavoro, il cosiddetto Jobs Act 2. «No, assolutamente - ha detto il ministro a margine - C'è un impegno condiviso di Camera e Senato per una chiusura nei tempi, i tempi della Camera saranno regolati di conseguenza». A causa dell'ingorgo dei lavori parlamentari l'esame del ddl è stato rinviato a dopo la pausa estiva.

Poletti ha sottolineato che il premier Renzi ha dichiarato che l'approvazione del Jobs Act 2 sia «uno degli obiettivi e degli impegni assunti per la presidenza europea. Faremo tutto quanto è opportuno fare per riuscirci. Per altro il Senato ha praticamente chiuso i lavori in commissione, quindi sarebbe in grado di fare da domani la discussione in aula. Siamo vincolati solo ai tempi, che sono figli della discussione sulle riforme istituzionali e naturalmente sulla conversione dei decreti in scadenza, che sarebbe veramente dannoso non convertire. Capiamo la ragione che portato a definire il calendario in questo modo».

Le divisioni sindacali non impediscano l'accordo fra Etihad e Alitalia
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, auspica che le divisioni sindacali non impediscano l'accordo tra Etihad e Alitalia. «Io sono tra quelli che auspicano che non ci siano problemi e difficoltà, perchè convinto del valore e dell'utilità dell'accordo e del contratto tra Alitalia ed Etihad», ha dichiarato a margine della riunione informale dei ministri del Lavoro e dell'ambiente dell'Unione europea. In merito alla posizione critica della Uilt sull'accordo tra le due compagnie, il politico ha commentato: «Non so se sia così, perchè è un'affermazione della Uil che è una parte in causa. Naturalmente poi bisogna valutare questa situazione rispetto all'impianto generale dell'accordo tra Alitalia e Etihad. C'erano delle condizionalità, e in questo momento certamente non sono in grado di valutare se questa discussione possa rappresentare un elemento di complicazione. Naturalmente non posso che augurarmi che non ci siano difficoltà».

Sì all'invito di Riggio: i vettori low cost operanti in Italia assumano dalle liste degli esuberi
Poletti è d'accordo con l'auspicio del presidente dell'Enac, Vito Riggio, che vettori low cost operanti in Italia come Ryanair e EasyJet attingano per le loro future assunzioni in Italia nelle liste degli esuberi Alitalia deve essere solo un auspicio, perchè un obbligo «non è nelle cose».Enac ha «uno strumento di moral suasion legata al fatto che ci sono e ci saranno elenchi di persone perché per fare certi mestieri servono licenze e abilitazioni rilasciate da Enac quindi è in condizioni di dare le informazioni, avere le banche dati aggiornate, suggerire ai diversi soggetti la possibilità di utilizzare questa opportunità» ha osservato Poletti. «Sul fatto che ci sia un obbligo questo non è nelle cose, in questo momento bisogna agire con gli strumenti che abbiamo, cioè la possibilità di attivare questi strumenti che mettono gli aeroporti e le compagnie aeree di trovare persone con le competenze», ha concluso il ministro.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi