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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2014 alle ore 15:33.
L'ultima modifica è del 20 luglio 2014 alle ore 18:38.

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Proporsi come unica, valida «alternativa al renzismo» considerata «una deriva pericolosa, statalista», e insistere sul no alle politiche di accoglienza per gli immigrati, che hanno causato da gennaio «500 morti pesano sulla coscienza dei buonisti alla Mare Nostrum». Sono i capisaldi della piattaforma programmatica che il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, appena riconfermato nell'incarico fino a dicembre 2016, propone al Congresso federale straordinario leghista, convocato oggi a Padova anche per adeguare lo Statuto del movimento alle nuove norme sul finanziamento ai partiti.

Gli effetti dell'assoluzione di Berlusconi nel centrodestra
Dopo le Europee, che pure hanno rilanciato la Lega come partito "vincente" del centrodestra e possibile argine al renzismo, Salvini deve oggi fare i conti con l'assoluzione di Berlusconi al processo Ruby, che lo riconferma leader naturale dell'opposizione non di sinistra e interlocutore unico, o quasi, sulle riforme promosse da Renzi. Per questo, il messaggio di Salvini ai militanti e ai potenziali elettori riprende temi cari al centrodestra, per non farsi schiacciare dall'asse Renzi-Berlusconi.

Fisco, Salvini: a ottobre in piazza per chiedere aliquota unica al 20%
«Proporremo non ai partiti, ma ai padani e agli italiani una visione diversa, coraggiosa, rivoluzionaria, scommettendo sui cittadini, sugli imprenditori, su chi produce e crea ricchezza, facendo loro pagare la metà delle tasse che pagano oggi». Oggi, spiega Salvini ai delegati, «lanciamo una rivoluzione fiscale che in ottobre spero porti in piazza milioni di italiani», per sollecitare l'introduzione di «un'aliquota fiscale secca al 20% uguale per tutti, dal nord al sud, per ricchi e poveri». La scommessa «è quella di far pagare di meno a chi oggi paga troppo e di costringere a pagare chi oggi non lo fa». Altro tema forte della Lega è il lavoro, a partire «dall'abolizione della riforma Fornero per cui abbiamo raccolto le firme per cancellarla», allo stop agli studi di settore «che sono una vergogna».

Il centrodestra? Al momento non esiste, all'opposizione solo la Lega
Netto anche il giudizio sullo stato di salute del centrodestra. Per Salvini, al momento «non esiste, è solo un categoria dello spirito, così come non esiste il centrosinistra, esiste solo il renzismo che vuole radere al suolo tutto quello che c'era prima e ha i mezzi mediatici e giudiziari per farlo». Poi, aggiunge il segretario leghista, «c'è un centrodestra in ordine sparso, un po' qui un po' là, un po' al governo, un po' a favore dell'immigrazione, un po' delle coppie gay, un po' con la Merkel», e poi dall'altra c'è la Lega.

Toti (FI): se Salvini non dialoga con noi rimarrà marginale
A caldo, da Forza Italia arriva la replica di Giovanni Toti, eurodeputato e consigliere politico di Berlusconi, che ricorda come gli azzurri stanno «con l'Italia e non con Renzi», mentre «sulle riforme andiamo avanti per il bene del Paese». Quanto a Mare Nostrum, sottolinea ancora Toti, «èun fallimento e per questo non smetterò mai di chiedere al premier di impegnarsi per la nomina del commissario Ue per l'immigrazione». Sulla politica economia, infine, Fi dice «no ad altre tasse», sollecitando «uno shock economico che non metta ancora le mani in tasca agli italiani». Infine, Toti chiede a Salvini: «Vuole restare marginale o dialogare con noi e con gli altri partiti per ridare slancio ad una coalizione di centrodestra competitiva e coesa?».

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