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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2014 alle ore 20:43.
L'ultima modifica è del 23 luglio 2014 alle ore 21:44.

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Ambasciatore Israele: rioccupare Gaza è un opzione per il futuro
Israele è ora intervenuto a Gaza per «fermare i missili e distruggere i tunnel», ma se nei prossimi anni riprenderanno gli attacchi, anche «rioccupare Gaza sarà un'opzione». Ad affermarlo è l'ambasciatore israeliano Naor Gilon che oggi, assieme all'addetto militare Koby Regev, ha incontrato un gruppo di giornalisti a Roma per spiegare le ragioni dello Stato ebraico. E che ha voluto sottolineare la grave minaccia rappresentata dai tunnel sotterranei fin dentro Israele, la cui estensione «era finora sconosciuta» e che potenzialmente potevano portare «ad un 11 settembre» di attacchi armati nello stato ebraico. Tunnel per i quali Hamas ha speso «miliardi di dollari» che «avrebbe potuto invece usare per aiutare la popolazione civile» della Striscia.

A Gaza un bambino ucciso ogni ora negli ultimi due giorni
Le Nazioni Unite, per bocca del vicesegretario generale per gli Affari umanitari Kyung-wha Kang, hanno anche denunciato che negli ultimi due giorni a Gaza ogni ora un bambino è stato ucciso. Secondo gli ultimi dati resi noti oggi a Ginevra, dall'inizio dell'operazione militare israeliana a Gaza, almeno 147 bambini sono morti. «Dal 7 luglio, più di 600 palestinesi sono stati uccisi a Gaza ed altri 3.504 sono stati feriti in seguito al lancio dell'operazione militare israeliana "Protective Edge" in cui sono stati colpiti più di 2.900 bersagli in Palestina", ha affermato Kyung wha Kang, intervenuta al Consiglio diritti umani, riunito in sessione speciale nella città svizzera. Ventotto israeliani - tra cui due civili - sono stati uccisi in scontri con militanti palestinesi che hanno inoltre lanciato più di 2mila razzi e mortai verso Israele», ha aggiunto. A Gaza il 74% delle persone uccise, sono civili: un terzo dei civili uccisi fino ad ora sono minorenni. In serata il bilancio delle vittime israeliane è stato aggiornato: tre soldati sono stati uccisi oggi nella Striscia. Il titole dei militari israeliani morti dall'inizio delle operazioni militari sale a 32.

Il fronte diplomatico
Fonti diplomatiche egiziane al Cairo - rilanciate dall'Ansa - sostengono che il segretario di Stato americano John Kerry non sia riuscito a convincere i palestinesi ad accettare l'iniziativa dell'Egitto per un cessate il fuoco a Gaza e starebbe ricorrendo alla Turchia e al Qatar affinché intervengano su Hamas. Peraltro, in un discorso televisivo tenuto oggi, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, pur esprimendo sostegno alla causa dei «fratelli palestinesi», ha indirettamente criticato la politica condotta da Hamas e non ha speso parole per attaccare Israele. Il presidente del Consiglio Renzi ha avuto, invece, nel pomeriggio una conversazione telefonica con Netanyahu sulla difficile situazione mediorientale.

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