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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2014 alle ore 15:17.
L'ultima modifica è del 25 luglio 2014 alle ore 19:30.

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L'assemblea degli azionisti di Alitalia ha deliberato un aumento di capitale fino ad un massimo di 250 milioni di euro da offrirsi in opzione ai soci in proporzione alla quota di capitale posseduta. Lo si legge in una nota al termine dell'assemblea, durata circa sette ore, che ha anche approvato il bilancio 2013. Non è stato affrontato, invece, il punto relativo al contratto con Etihad. Del resto, l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio all'ingresso nella sede di Fiumicino prima dell'inizio dell'assemblea degli azionisti, ha smentito le notizie di stampa che parlavano di un ultimatum posto da Etihad per la chiusura della trattativa. Mentre al termine dell'assemblea Del Torchio ha definito la ricapitalizzazione un «passo importante» perché «funzionale all'accordo con Etihad».

Del Torchio: oggi passo importante, su Poste spero buone notizie
«Oggi abbiamo fatto un passo importante perché abbiamo deliberato un aumento di capitale funzionale all'accordo con Etihad», ha dichiarato Del Torchio dopo l'assemblea dei soci. E ha aggiunto: «Ha contribuito molto il risultato del referendum, grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori che hanno votato a favore. Nei prossimi giorni continueremo a lavorare con Etihad, anche in questo week end, prima concludiamo e meglio è». Poi, con riferimento alle divisioni dei sindacati sugli accordi sul contratto integrativo e sugli esuberi, ha dichiarato: «Auspico che tutti i sindacati firmino, per assicurare un clima di pace sociale e collaborazione». Quanto al ruolo di Poste, Del Torchio ha aggiunto: «Ci stiamo ragionando. Abbiamo incontrato i loro Advisor, legali e manager. Spero che tra poco arrivino buone notizie».

Lupi: Poste non vuole uscire da azionariato
«Le Poste non mi sembra che abbiano detto di voler uscire dall'azionariato. Mi sembra che il Cda di Poste abbia deliberato la strategicità dell'investimento e abbia detto che il parere sull'accordo con Etihad è assolutamente positivo ed è una grande sinergia», ha assicurato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, a margine della visita ai cantieri del Terzo Valico a Genova-Borzoli.

Il ruolo della ricapitalizzazione
L'aumento di capitale, nella forma di «equity commitment», era necessario per soddisfare le condizioni poste da Etihad: coprire oneri che potrebbero derivare dalle pendenze legali dei primi cinque anni dell'Alitalia-Cai privata dei «patrioti» berlusconiani, inoltre coprire l'impatto negativo sul capitale delle perdite accumulate dalla compagnia nel primo trimestre 2014, non rese note, ma superiori ai 100 milioni. Ai soci di Alitalia-Cai viene inoltre chiesto di impegnarsi a coprire l'eventuale fabbisogno di cassa eccedente le stime del budget 2014.

Le richieste di Etihad
Etihad è disposta a investire 560 milioni di euro ma solo in una nuova compagnia, senza debiti. Le attività di volo della Cai verrebbero scorporate e conferite in una «newco», controllata al 51% da Cai e con il potente partner arabo al 49 per cento. Garanzie sulle pendenze del passato e ricapitalizzazione sono finalizzati a evitare che la Cai possa fallire. Inoltre le banche dovrebbero cancellare 560 milioni di crediti verso Alitalia.
Questo complesso schema è stato accettato in un lungo negoziato dalle banche creditrici di Alitalia, guidate da Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Le condizioni di Poste
Ma quando la trattativa sembrava in dirittura d'arrivo il nuovo a.d. di Poste, Francesco Caio, ha posto le sue condizioni. Nessun investimento di Poste nell'Alitalia-Cai, disponibilità a mettere altri soldi – Poste ha il 19,48% di Alitalia e dovrebbe versare 40-50 milioni – solo nella nuova compagnia (senza debiti) in cui entrerà Etihad (Poste avrebbe il 5%), richiesta di collaborazioni industriali, tra cui la vendita di biglietti Alitalia negli uffici postali. Ma è una richiesta inaccettabile per le banche che si sono accollate tutti i sacrifici chiesti da Etihad per evitare il fallimento di Alitalia e non accettano il principio che il socio Poste sia indenne dai rischi cui loro sono chiamate.

Collegio sindaci: tema Etihad in assemblea quando soci pronti
Di Etihad si parlerà «quando gli amministratori saranno pronti, quando le cose saranno mature», ha riferito il presidente del Collegio sindacale di Alitalia Giovanni Barbara uscendo dall'assemblea odierna dei soci. «Abbiamo lavorato tutti con grande responsabilità, Poste comprese», ha aggiunto Barbara. L'assemblea degli azionisti di Alitalia ha nominato anche il nuovo collegio sindacale che sarà in carica per il triennio 2014-2016. Il nuovo consiglio è così composto: presidente Giovanni Barbara; Tommaso Di Tanno, Graziano Visentin sindaci effettivi, Domenico Busetto e Anna Maria Bonanno sindaci supplenti. È stata inoltre riconfermata per il triennio 2014-16 la Deloitte & Touche quale revisore dei conti della compagnia.

Renzi incontra Ghizzoni e Castellucci
Intanto oggi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha ricevuto oggi a palazzo Chigi l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, e l'amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci. A quanto si apprende, si è discusso della vicenda Alitalia.

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