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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2014 alle ore 11:38.
L'ultima modifica è del 26 luglio 2014 alle ore 10:43.

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Non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia. Lo ha annunciato il segretario generale aggiunto della Uilt Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su 13.200 lavoratori (il 26,9% degli aventi diritto). Ma per l'azienda, gli accordi restano validi, anche se in una nota l'Alitalia evidenzia come «la coesione e la condivisione delle scelte da parte di tutte le sigle sindacali siano essenziali per il completamento con successo delle intese con Etihad». La Uil resta sulle barricate («Diffidiamo l'azienda dal prelevare soldi dalle retribuzioni dei nostri iscritti» - scrive il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi), mentre il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni parla di «referendum valido». E avverte: «La Uil sta giocando con il fuoco nel momento peggiore di Alitalia perché gli arabi possono anche fuggire».

Alitalia: accordi validi, ma coesione sindacati essenziale per intesa Etihad
Per l'azienda gli accordi sottoscritti il 16-17 luglio dal 65% delle rappresentanze sindacali, «sono efficaci ed esigibili nei confronti di tutto il personale e vincolano -asserisce la compagnia - tutte le organizzazioni sindacali firmatarie degli accordi interconfederali». Alitalia evidenzia però anche come «la coesione e la condivisione delle scelte da parte di tutte le sigle sindacali siano essenziali per il completamento con successo delle intese con Etihad».

Trlazzi (Uil): diffidiamo azienda da prelevare soldi da buste paga
Di diverso parere la Uil che non ha firmato l'accordo integrativo con i tagli sul costo del lavoro e ha invitato i lavoratori a non partecipare al referendum organizzato da Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl e Usb . «Allo stato attuale, diffidiamo l'azienda dal prelevare soldi dalle retribuzioni dei nostri iscritti», ha affermato il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi in una nota. Mentre il segretario generale Angeletti aggiunge: «Avevamo visto giusto: la data del 25 luglio, sbandierata da Alitalia come ultimativa, serviva solo contro i sindacati. Non commentiamo le incaute dichiarazioni dell'azienda - anche alla luce del fatto che ci sembra che l'80% dei lavoratori non condivida le sue scelte - perché non vogliamo fornire alibi né pretesti. Le nostre considerazioni le faremo solo dopo l'accordo con Etihad»

Bonanni (Cisl): referendum valido, Uil scherza con fuoco
Mentre il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni parla di « referendum valido» in base a quanto dice «l'accordo interconfederale firmato dalla Uil». E avverte: «La Uil sta giocando con il fuoco nel momento peggiore di Alitalia perche' gli arabi possono anche fuggire». Etihad, continua Bonannni, «non è abituata ai bizantinismi italiani: qui c'é un nucleo di persone che vuole condizionare la nuova azienda, dobbiamo smettera di avere in Italia dei sindacati che scoraggiano gli investimenti».

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