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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2014 alle ore 15:26.
L'ultima modifica è del 29 luglio 2014 alle ore 22:46.

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(LaPresse)(LaPresse)

Sono più di 200 i bambini palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio dei bombardamenti da parte di Israele. L'ultimo bilancio dell'Ufficio per il Coordinamento degli Aiuti Umanitari dell'Onu - aggiornato a lunedì 28 luglio - parla di almeno 229 piccole vittime. In totale le vittime palestinesi - ma il numero non tiene conto di quanto accaduto nella giornata di martedì- sono 1.065. Almeno 795 sono civili, di cui 229 bambini e 118 donne. Sul fronte israeliano - sempre secondo i dati Onu - il bilancio delle vittime è invece di 44 soldati e due civili. Ancora, dall'inizio del conflitto nella Striscia di Gaza si contano 6.233 feriti, di cui 1.949 bambini e 1.160 donne.
Gli ospedali, le cliniche e i centri medici danneggiati dai bombardamenti sono almeno 22 e le persone rimaste senza un tetto ospitate nelle scuole e negli uffici dell'Onu o del governo palestinese o in rifugi di fortuna sono almeno 215.000.

Nel frattempo, Hamas ha negato di aver accettato una intesa per una tregua umanitaria di 24 ore a Gaza, contrariamente a quanto riferito in precedenza da un dirigente dell'Olp, Yasser Abed Rabbo. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Maan.

«Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci erano stati affidati all'inizio della campagna. Ora la leadership politica deve decidere se andare ancora avanti o ritirarsi da Gaza». Lo ha detto un'alta fonte militate israeliana citata dai media in forma anonima. Stasera alle 19 locali è prevista una nuova riunione del Gabinetto di sicurezza.

Secondo fonti a Gaza - citate da Haaretz - sono almeno 100 i palestinesi morti sotto gli attacchi israeliani dalla mezzanotte. Cinque intere famiglie - secondo le stesse fonti - sarebbero perite a Khan Younis e a Rafah.


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