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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2014 alle ore 17:26.
L'ultima modifica è del 29 luglio 2014 alle ore 21:54.

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(Epa)(Epa)

Gli Stati Uniti sanzionano tre banche russe in seguito alla crisi in Ucraina. Si tratta di VTB Bank, Bank of Moscow e Russian Agricultural Bank. Lo afferma il Tesoro americano. E il presidente americano Barack Obama è esplicito: «Se la Russia continua nei suoi comportamenti pagherà un costo sempre maggiore. E oggi abbiamo varato nuove sanzioni in settori chiave come energia, armamenti e finanza». Obama ha comunque anche sottolineato che «non c'è una nuova guerra fredda», con la Russia, invitando il presidente russo Putin a «fare la scelta giusta, che è quella di un allentamento delle tensioni in Ucraina e di cercare una soluzione diplomatica alla crisi».

Dopo lunghi negoziati e molti dubbi, i Ventotto hanno trovato oggi un accordo per imporre controverse e fino a poche settimane fa inattese sanzioni economiche contro la Russia. La scelta europea, che giunge dopo che Mosca è stata accusata di ingerenza negli affari ucraini, provocherà nuove preoccupanti tensioni tra Russia ed Europa. Economisti di mercato stanno tentando di capire quale potrebbe l'impatto delle misure sull'economia europea, ancora in debole ripresa.

Le misure annunciate oggi sono in linea con le notizie circolate nei giorni scorsi. Le sanzioni colpiranno la finanza, l'equipaggiamento militare, il materiale per l'estrazione di petrolio, l'import-export di armi. I Ventotto hanno cercato di mettere a punto un pacchetto di misure che fosse equilibrato e che potesse limitare il danno per i paesi che le impongono, riducendo per quanto possibile le conseguenze di eventuali ritorsioni russe.

Sul fronte finanziario, la sanzione più interessante riguarda la scelta di vietare alle banche russe di proprietà dello Stato di vendere azioni o obbligazioni a investitori europei. Le misure in campo militare riguardano contratti futuri, non quelli in essere. L'import-export di materiale sensibile sarà vietato con la Russia in campo petrolifero, non nel settore del gas, di cui il paese è un importante fornitore dell'Europa. Le sanzioni dovrebbero entrare in vigore il 1 agosto.

I Ventotto hanno anche deciso in una riunione oggi qui a Bruxelles a livello di ambasciatori sotto presidenza italiana dell'Unione di sanzionare altri individui e altre entità rispetto a quelli già presi di mira in queste settimane. Ad essere colpiti sono altre otto persone, di cui quattro oligarchi vicini al presidente Vladimir Putin, e tre entità. Il totale degli invididui sanzionati sale a 95; quello delle entità a 23. Queste misure dovrebbero entrare in vigore entro giovedì, secondo un diplomatico europeo.

Vi è stata una netta accelerazione delle scelte europee contro la Russia in questi ultimi giorni, dopo che due settimane fa un aereo di linea malese è stato abbattuto nei cieli ucraini, provocando la morte di 298 persone. Washington ha lasciato intendere che almeno indirettamente la responsabilità dell'abbattimento del Boeing 777 è russa, perché Mosca avrebbe fornito ai ribelli filo-russi nella parte orientale dell'Ucraina le armi necessarie per un attentato di questo tipo.

Economisti di mercato stanno cercando di capire quale sarà l'impatto di queste decisioni sull'economia europea e sui già difficilissimi rapporti politici russo-europei. A conferma di quanto queste misure siano controverse, il presidente lituano Dalia Grybauskaité si è lamentata pubblicamente per la scelta di colpire solo i futuri contratti militari: «Purtroppo», ha detto, non è stato deciso «nulla per fermare l'accordo sui Mistral», navi militari che la Francia ha già promesso alla Russia.

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