Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2014 alle ore 19:00.
L'ultima modifica è del 31 luglio 2014 alle ore 19:23.
È partita stanotte la lettera di Alitalia in risposta a Etihad con cui la compagnia ha chiesto una proroga per la firma dell'accordo definitivo per il salvataggio della compagnia. Il consiglio di amministrazione di Alitalia è stato convocato per domani mattina. All'ordine del giorno, anche gli ulteriori 50 milioni di euro di aumento di capitale (per portarlo fino a 300). È invece stato anticipato a oggi pomeriggio il cda di Poste Italiane che si è concluso con il via libera all'investimento da 70 milioni di euro nella midcompany (veicolo societario dedicato) tra la vecchia Alitalia-Cai e la nuova compagnia che nascerà con Etihad.
L'Ad Caio delegato a definire i dettagli del finanziamento Poste
Una nota diffusa al termine della riunione, Poste ha spiegato che «la definizione dei dettagli tecnici dell'operazione» di finanziamento sono stati delegati all'amministratore delegato della società Francesco Caio. «La partecipazione all'operazione Alitalia-Etihad attraverso questa struttura - spiega la nota - consente a Poste Italiane, oltre a confermare gli accordi di collaborazione già esistenti con Alitalia, di realizzare significative sinergie industriali e commerciali in un'ottica di mercato e coerenti con il suo piano industriale».
La quadra trovata con il Governo
La soluzione individuata ieri per sbloccare l'impasse dei giorni scorsi è quella di creare due newco: la futura Nuova Alitalia, in cui entrerebbe Etihad con il 49%, e la midco voluta da Poste, che avrà il 51% della nuova compagnia e come soci, oltre a Poste, gli attuali azionisti Cai. Per far fronte alle esigenze di liquidità, e rispondere ai dubbi sollevati dall'ad di Etihad, James Hogan, è stato inoltre deciso di ritoccare al rialzo (da 250 milioni a 300 milioni) l'aumento di capitale varato venerdì scorso.
Le incognite e i nodi da sciogliere
Naturalmente si tratta di attendere la nuova risposta di Hogan, ovvero di capire se la soluzione proposta andrà bene anche a Etihad sia per quanto riguarda la midco sia per l'aumento di capitale. Sull'ipotesi di accordo sulla nuova struttura e la partecipazione all'aumento di capitale di Alitalia, è arrivata oggi anche la precisazione di Atlantia (che detiene il 7,44% di Alitalia): «Sono in corso da parte di Atlantia le opportune verifiche e valutazioni circa la fattibilità della struttura, la parità di trattamento dei soci e gli impatti societari ed economici dell'intera operazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA