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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2014 alle ore 10:30.
L'ultima modifica è del 30 luglio 2014 alle ore 16:12.

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«Si è trattato di un incontro proficuo, che consentirà in brevissimo tempo ad Alitalia di formulare una risposta all'ultima lettera di Etihad, in modo da giungere al più presto ad un esito positivo». Così Palazzo Chigi in una nota spiega l'esito del vertice tra governo e soci sulla vertenza Alitalia-Etihad.

Incontro proficuo, a breve la risposta all'ultima lettera Etihad
Il tavolo convocato oggi dal governo a palazzo Chgi sul caso Alitalia, spiega la nota dell'ufficio stampa, ha vosto presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, del ministero dell'Economia e di rappresentanti degli azionisti. Durante la riunione sono stati affrontati i temi principali ancora aperti al fine di giungere alla chiusura della trattativa. Si è trattato di un incontro proficuo, che consentirà in brevissimo tempo alla compagnia italiana di formulare una risposta all'ultima lettera di Etihad, in modo da giungere al più presto ad un esito positivo. In precedenza, al termine dell'incontro durato un'ora e mezza, era circolato il commento ottimistico del ministro Lupi: «Tutto bene».

Poste: speriamo si possa firmare l'accordo al più presto
Poste italiane auspica che si «arrivi al più presto« a firmare l'accordo tra l'Alitalia ed Etihad. Lo fa sapere la società guidata da Francesco Caio, spiegando che così «potremo tornare a occuparci del piano strategico« con l'obiettivo della quotazione. Secondo quanto fa sapere l'azienda, «è stata condivisa dal Governo la linea della midco e dell'intervento di Poste nella nuova midcompany». L'azienda guidata da Francesco Caio, essendo a capitale pubblico è dunque consapevole che ci sono i fari dell'Europa puntati sull'operazione ma «il faro di Poste Italiane resta il mercato». Con la conclusione dell'operazione con Etihad, «possono partire subito le sinergie individuate nei colloqui tra Caio e l'ad di Etihad, James Hogan, cosicché Poste possa ritornare ad occuparsi pienamente del nuovo piano industriale e del percorso, mai interrotto, verso la quotazione». Ora la palla passa ad Alitalia che dovrà dare la risposta definitiva ad Etihad. La questione Alitalia, con tutta probabilità, andrà al cda di Poste dell'1 agosto.

La deadline al 31 luglio fissata da Ethiad
Scopo della riunione era quello è stringere il cerchio per arrivare a sciogliere i nodi entro la scadenza fissata dalla compagnia araba per domani, giovedì 31 luglio. In una mail inviata ieri a Gabriele Del Torchio, ad Alitalia, il ceo James Hogan aveva infatti confermato confermando che Etihad attende risposte «il più presto possibile, anche in vista della prossima scadenza del 31 luglio», indicata come la deadline per la firma dell'accordo.

Angeletti: non sarà la Uil a far saltare il tavolo
Nell'attesa dei risultati dell'incontro, la Uil stamani ha messo le mani avanti escludendo ogni sua responsabilità per un eventuale fallimento della trattiva in corso. Intervendo as "Agorà Estate" (La7) il segretario generale Luigi Angeletti, ha sottolineato che la Uil non pensa «per nulla» a far saltare il tavolo: quella di Etihad «é la migliore soluzione al mondo, per la quale abbiamo pagato e pagheremo tutti i prezzi. Però i problemi non dipendono da noi».

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