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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2014 alle ore 10:29.
L'ultima modifica è del 31 luglio 2014 alle ore 14:17.

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Daniel Hackett. (LaPresse)Daniel Hackett. (LaPresse)

Il caso Hackett sembra arrivato alla conclusione: la Commissione Giudicante ha rigettato l'istanza di riesame, richiesta dal giocatore con il pieno appoggio dell'Olimpia Milano, la sua società di appartenenza con la quale ha rinsaldato il rapporto proprio nel momento più difficile. Viene così confermato il provvedimento di inibizione emesso dal Giudice di primo grado, con sei mesi di squalifica a partire dall'inizio del prossimo campionato.

La possibilità di una soluzione più morbida era arrivata ieri con un comunicato ufficiale di casa Olimpia: «Con riferimento alla vicenda Hackett, la Pallacanestro Olimpia EA7 Emporio Armani Milano comunica di avere preso atto del sopravvenuto completamento della presa di coscienza dell'atleta, e di avere apprezzato il suo desiderio sentito di rasserenare l'ambiente e gli animi di tutti espiando le sanzioni disciplinari e contrattuali, quali che esse saranno. In tale ottica, avendo condiviso da subito l'opportunità di una severa condanna disciplinare, ritiene tuttavia che oggi non possa prescindersi dalla pubblica emenda del tesserato, della cui sincerità non è dato discutere (la spontanea rinuncia al gravame già preannunciato è sintomatica). Ritiene altresì che all'interno del sistema di giustizia federale, senza muovere alcuna censura di merito, vi siano gli strumenti tecnici per poterne tenere conto (artt.19 n.4 lett.c e circostanze non codificate ex art.19 n.4 ultima parte che – come è noto – consentono al giudice di potere diminuire la pena edittale ove la ritenga in concreto eccessiva) e giungere ad una sanzione finale che dovrà rimanere severa, ma di maggiore ragionevolezza. Per tale ragione, rispettando il desiderio del proprio atleta di non contestare le proprie responsabilità, la società ha offerto a quest'ultimo la collaborazione dell'avv. Enrico Cassì, Consulente Legale della Pallacanestro Olimpia, perché proponga la domanda di riesame garantita agli Atleti di interesse Nazionale ex art.76 del reg. Esecutivo Gare, limitatamente all'individuazione di una scelta più proporzionata della misura sanzionatoria. L'istanza è stata presentata nel rispetto dei termini di rito, e verrà discussa domani mattina dall'avv. Cassì innanzi la Commissione Giudicante Nazionale della FIP. Riserva correttamente all'esito del pensiero finale della Federazione Italiana Pallacanestro il perfezionamento delle valutazioni sul futuro del rapporto con il proprio tesserato».

In pratica la società milanese era riuscita a riportare il proprio giocatore nel solco della strategia che gli aveva suggerito fin dall'inizio, ovvero le scuse pubbliche per l'abbandono del ritiro della Nazionale e i messaggi postati su Faceboook. Peccato che Hackett non abbia accettato subito il consiglio.

Oltre al segnale di un compattamento tra Hackett e Milano, c'è anche da sottolineare la stranezza di una sanzione che di fatto colpisce in modo pesante proprio la società di appartenenza. Il giocatore avrebbe potuto tranquillamente trasferirsi all'estero, mentre adesso per l'Olimpia non ci sono alternative a quella di fare a meno di Hackett per 26 giornate.

La conferma della lunghissima squalifica complica le strategie di mercato per l'Olimpia, peraltro già decisa a trattenere il giocatore con ingaggio decurtato, cercando sul mercato un playmaker da affiancare a Ragland, neo acquisto per la prossima stagione. Di certo un conto sarebbe stato trovare un sostituto in grado di "appoggiare" Ragland per due o tre mesi, altra cosa è prevedere l'assenza di Hackett, in campionato, praticamente per l'intera stagione regolare. Il rinforzo non potrà essere solo un comprimario, ma al tempo stesso dovrà anche essere disposto a lasciare spazio ad Hackett in Eurolega e in campionato al momento del suo rientro a fine squalifica.

Insomma una soluzione non semplice alla quale dovrà lavorare nelle prossime settimane il general manager di Milano, Portaluppi, trovando il giusto equilibrio tra il budget a disposizione e l'esigenza di completare il roster: si cerca un lungo da affiancare a Samardo Samuels, ma potrebbe anche restare Gani Lawall aprendo la strada per soluzioni diverse nel reparto ali/guardie. Una bella sfida anche per coach Banchi, che dovrà inventarsi qualche soluzione "di fantasia" per gestire il gruppo della prossima stagione con un Daniel Hackett per lungo tempo a mezzo servizio. Magari utilizzando qualche giocatore, Hackett incluso al momento del rientro, in un ruolo diverso da quello pensato in precedenza.

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