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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2014 alle ore 06:37.

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3 È possibile che alcuni obbligazionisti ottengano
un rimborso privilegiato? E che conseguenze ci potranno essere sui miei titoli?
Il principio che ispira le norme riguardanti le ristrutturazioni del debito dei paesi, prevede che tutti i bondholder, ossia i sottoscrittori dei titoli, abbiano medesime condizioni e che non ci siano condizioni preferenziali tra sottoscrittori di titoli del medesimo tipo. Nella pratica, la clausola «Rufo» (Rights upon future offering) è la norma che consente agli investitori di non venire penalizzati nel caso in cui un accordo successivo al proprio, offra condizioni di maggior favore ad altri investitori. In questo caso la «Rufo» l obbligherebbe l'emittente ad estendere quelle condizioni migliorative a tutti. In questo caso la clausola scade il 31 dicembre prossimo e le trattative potrebbero prolungarsi – su spinta di Buenos Aires o degli hedge fund – anche oltre questa data. In realtà, questo default tecnico è "anomalo" proprio a causa dell'azione di alcuni investitori che hanno bloccato i pagamenti dell'emittente Argentina depositati presso la Bny Mellon e pronti a essere versati. Una fattispecie inedita dai possibili esiti ancora tutti da sondare.
4 Quali conseguenze ci possono essere sui mercati dei capitali in prospettiva?
L'anomalia di questa insolvenza molto particolare risiede in buona sostanza nel pressing di un creditore che punta ad ottenere condizioni differenti rispetto a quanto definito in passato. Ciò rimette in discussione alcune regole internazionali delle ristrutturazioni dei debiti dopo il default argentino del 2001, Lehman compreso. Il che potrebbe irrigidire il mercato dei titoli di Stato, in particolare in America Latina. La solidarietà dei paesi del Mercosur, in questa fase, nei confronti di Buenos Aires non nasce solo dai rapporti di buon vicinato o culturali, ma anche e soprattutto per scongiurare che in un prossimo futuro altri soggetti possano comportarsi in modo analogo anche contro di loro. In assenza di una mediazione che componga il dissidio tra Argentina e gli hedge fund statunitensi, non si può escludere, di conseguenza, un peggioramento strutturale delle condizioni dei mercati del debito, soprattutto in Sudamerica. Nonostante lo scarso peso dell'Argentina sull'indice dei paesi emergenti, ridotto ormai all'1% circa.
5 Ho in portafogli i titoli ristrutturati. Mi conviene tenerli o venderli?
Negli ultimi giorni i prezzi di alcuni titoli di Stato emessi dalla Repubblica argentina hanno visto crescere il loro valore in misura rilevante: l'obbligazione con scadenza nel 2033, in particolare, è decisamente salita nelle ultime sedute fino a raggiungere quota 95. Una circostanza che ha fatto scattare fra gli investitori una serie di congetture tra le più varie su chi stesse comprando questi titoli e quale manovra ci fosse dietro (lo stesso Stato argentino per ridurre il default? Altri hedge fund per ottenere in extremis condizioni simili a quelle di chi ha messo Buenos Aires sul banco degli imputati?). Tutti movimenti che hanno spinto anche molti singoli investitori a porsi dei quesiti su cosa fare dei titoli nel proprio portafoglio. Ovviamente le decisioni di acquistare, tenere o vendere sono assolutamente personali e devono essere correlate alla propria pianificazione di portafoglio; ciò detto, diversi gestori hanno indicato in questo livello di prezzi condizioni favorevoli per poter cedere i titoli a quotazioni che in futuro potrebbero non rivedere facilmente, vista la vischiosità delle trattative e la limitata affidabilità dell'emittente.
6 Stante la posizione dell'emittente, posso rivalermi nei confronti di chi mi ha venduto i titoli?
La risposta è no: la rivalsa nei confronti di chi ha consigliato e venduto un titolo è possibile entro dieci anni. Successivamente scatta il termine della prescrizione decennale per l'esercizio dell'azione di risarcimento del danno. È bene ricordare, in ogni caso, che nel frattempo le regole sono cambiate: la direttiva europea Mifid ha introdotto maggiori livelli di protezione per i sottoscrittori di prodotti finanziari, specie per quelli dal profilo di rischio meno evoluto.
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