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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2014 alle ore 18:10.
L'ultima modifica è del 01 agosto 2014 alle ore 20:36.

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Matteo Renzi e Maurizio Lupi (Ansa)Matteo Renzi e Maurizio Lupi (Ansa)

Lancio in due tempi per le misure "Sblocca-Italia", annunciate dal premier per il rilancio di cantieri e infrastrutture. Ieri, in Consiglio dei ministri, l'esame preliminare, oggi la presentazione alla stampa da parte dello stesso Renzi. Che fissa anche i tempi: «Il 27-28 agosto, nel Cdm che faremo alla ripresa delle vacanze, approveremo un dl e un ddl delega sullo Sblocca Italia». Sull'economia in generale, il premier si mostra ottimista: «Le cose si stanno rimettendo in carreggiata e quindi non c'è nessuna stangata in arrivo». Certo, ammette, la crescita «non è quella che aspettavamo»: «cercheremo di lavorare con maggiore determinazione e decisione». Frenata sull'estensione della platea dei beneficiari del bonus da 80 euro: «Li garantiamo a chi li ha avuti», per gli altri «ci proveremo».

Cantieri, attivati investimenti per 30 mld
Aprendo la conferenza stampa (presenti anche il sottosegretario a palazzo Chigi Graziano Delrio, e i ministri dell'Economia Piercarlo Padoan, dello Sviluppo, Federica Guidi, e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi), il premier fa il punto sui numeri in gioco: con lo sblocca cantieri si attiveranno investimenti per 30 miliardi di euro di cui il 57% garantiti dai privati.

Ecobonus stabilizzato dal 2015
Il pacchetto Sblocca Italia prevede anche una norma "sblocca edilizia", «con stabilizzazione dal 2015 dell'ecobonus» (gli incentivi fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico), e una norma "sblocca dissesto", che consentirà di attivare «cantieri pronti per un totale di 560 milioni di euro». Il programma degli interventi comprende anche 104 cantieri aperti per realizzare reti idriche e collettori fognari.

Attivate risorse per 30 mld, attesi 95mila nuovi posti di lavoro
Il pacchetto di misure messo in campo dal Governo, aggiunge, «Non è solo uno sblocca cantieri legato alle infrastrutture, ma un tentativo di scatenare le energie positive dell'Italia». Secondo le stime del governo le risorse che vengono attivate con le nuove misure ammontano a 30 miliardi di euro, capaci di generare 95mila nuovi posti di lavoro (per un totale di 348mila posti).

Riforme, premier fiducioso in via libera in settimana
Incalzato dalle domande, il premier ha fatto anche il punto sul travagliato cammino della riforma del Senato in aula a palazzo Madama. «Siamo disponibili a dialogare con tutti, partendo però da un presupposto: l'Italia deve realizzare le riforme». «Siamo fiduciosi», ha aggiunto, che il primo via libera alle riforme «possa arrivare la prossima settimana»: «Non si tratta solo di ridurre il numero di persone che fanno politica ma la modifica delle regole dimostra che la politica è in grado di cambiare, è il pin per accendere il telefonino, poi viene tutto il resto».

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