Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2014 alle ore 11:12.
L'ultima modifica è del 02 agosto 2014 alle ore 15:06.

My24

«L'Italia appoggia la proposta egiziana per la risoluzione della crisi a Gaza. È l'unica possibilità per uscire dalla crisi». Lo ha detto il premier Matteo Renzi in visita al Cairo. «Faccio mio l'appello di altri colleghi per l'immediato rilascio del soldato israeliano rapito ieri», ha continuato il presidente del Consiglio. «L'Italia avverte il rischio dell'instabilità» in Libia e concorda con l'Egitto sulla necessità di una ferma lotta «contro il terrorismo».

Appello comune per il cessate il fuoco
«C'è un'identità di vedute tra Italia e Egitto sull'iniziativa egiziana per mettere fine al conflitto a Gaza. Questa è l'unica in grado di apportare una soluzione effettiva e porre fine all'emorragia di sangue palestinese nella Striscia» ha commentato il presidente egiziano Sisi dopo l'incontro con Renzi.

«Vorrei fare un appello comune per la distensione, il cessate il fuoco per Gaza», ha detto Sisi. «Aggiungo la mia voce», ha detto il primo ministro italiano. Renzi ha poi invitato Sisi a tornare in Italia «da capo dello Stato».

Renzi: il 96% dell'immigrazione clandestina arriva dalla Libia
Nel corso della conferenza stampa successiva all'incontro con Sisi, Renzi ha fatto notare che «il 96% dell'immigrazione clandestina arriva dalla Libia e la soluzione del problema passa per una soluzione della questione libica». È «fondamentale che le Nazioni Unite inviino rapidamente un inviato speciale e penso sia giusto che l'Italia ponga il problema della Libia al prossimo vertice Nato del 3 e 4 settembre» ha aggiunto il premier che ha rimarcato la necessità di «un intervento forte» da parte della comunità internazionale.

Dal canto suo, Sisi ha precisato che «il messaggio che l'Egitto sta inviando all'Unione europea è che sta facendo molti sforzi in diversi settori, nell'economia, nella politica e nella sicurezza». C'è una «road map, siamo arrivati ad una costituzione forte votata da un referendum che ha avuto una presenza fortissima, poi le presidenziali, ci mancano solo le parlamentari. Sul piano economico abbiamo avuto una partenza forte, il popolo egiziano ha accettato con pazienza le ultime misure. Sul piano della sicurezza siate onesti e guardate i Paesi che ci circondano per capire quanto abbiamo fatto. Ma non guardateci solo con occhi europei, guardateci anche con occhi egiziani per capire quello che stiamo facendo».

Hamas: force ucciso il soldato israeliano
Intanto un comunicato dell'ala militare di Hamas ha affermato di non avere informazioni sul soldato israeliano scomparso ieri nei pressi di Rafah nel sud della Striscia di Gaza e che Israele sostiene sia stato rapito. «Le brigate Ezzedin al Qassam non dispongono di informazioni su questo soldato. Noi abbiamo perso contatto con uno dei nostri gruppi di combattenti che si battono nella zona dove è scomparso il soldato ed è possibile che i nostri combattenti lo abbiamo ucciso», ha aggiunto il comunicato.

Sono 34 i palestinesi uccisi nella notte tra sabato e domenica
Sono 34 i palestinesi uccisi. Ventinove sono stati uccisi a Rafah dall'esercito israeliano, facendo salire a 101 il numero di morti dalla scomparsa ieri mattina di un soldato israeliano. Lo affermano i servizi di soccorso palestinesi. Altri 5 palestinesi sono morti, invece, a Gaza City a causa dell'intensificarsi dei bomabradamenti israeliani.

Dall'inizio delle operazioni militari dell'8 luglio scorso, sono 1.648 i palestinesi rimasti uccisi e 8.870 i feriti, secondo i dati forniti dal ministero della Salute palestinese.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi