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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2014 alle ore 18:19.
L'ultima modifica è del 08 agosto 2014 alle ore 10:56.
Anche la Uilt e le associazioni professionali dei piloti e degli assistenti di volo, Anpac, Anpav e Avia, hanno firmato il nuovo contratto nazionale del trasporto aereo e l'accordo sui tagli al costo del lavoro in Alitalia per 31 milioni. La notizia è giunta nella tarda nottata, dopo il via libera del Cda dell'Alitalia all'accordo con Etihad.
Alitalia «ha comunicato all'Autorità di garanzia per gli scioperi che, nel prossimo fine settimana, vi sarebbe l'altissimo rischio che gran parte del personale tecnico della compagnia, in servizio presso l'aeroporto di Fiumicino, possa astenersi in massa dal lavoro, presentando certificati medici»comunica l'Authority.
Authority: un attentato ai diritti dei cittadini-utenti
«Si tratterebbe di un vero e proprio "attentato"ai diritti dei cittadini-utenti, in sfregio alla legge che disciplina l'esercizio del diritto di sciopero», ha sottolineato il Garante in una nota. «Non sarebbe, infatti, tollerabile - aggiunge - che, al solo fine di aggirare norme perfettamente conosciute dai lavoratori (mi riferisco, in particolare, alle franchigie nel periodo estivo, le quali garantiscono a tutti la mobilità nel mese di agosto), si ricorresse a uno strumento potenzialmente fraudolento». Esistono precedenti casi in cui l'Autorità di garanzia è « efficacemente intervenuta per sanzionare pesantemente queste anomale forme di protesta, non riconducibili alle fattispecie previste dalla legge 146 del 1990», ha sottolineato l'Autorità, che ha ricordato infine che, «di fronte a un'eccezionale assenza per malattia», segnalerà «ogni abuso alla Procura della Repubblica per gli eventuali seguiti di competenza».
Lupi: non saranno tollerate assenze di massa
«L'azione di domani potrebbe portare alla paralisi dello scalo di Fiumicino. Se tutto ciò fosse vero non sarebbe accettabile né tollerabile», ha sottolineato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. «Ho chiesto al ministro della Salute di attivarsi per provvedere a tutti i controlli del caso», ha detto il ministro.
Bonanni: molti stanno lavorando contro la nuova compagnia
Il leader della Cisl Raffaele Bonanni giudica «pericoloso» quanto sta accadendo a Fiumicino. «Molti stanno lavorando contro questa azienda nuova», ha detto a SkyTg24. «C'è qualcuno che soffia sul fuoco, o che comunque gioca la carta dell'irresponsabilità: un sindacalismo fatto così non credo faccia gli interessi dei lavoratori né gli interessi del Paese». Bonanni ha ricordato che se fallisce l'operazione Alitalia-Etihad «non c'è futuro per il settore del volo» in Italia: ostacolarla significa «tirarsi la zappa sui piedi, rovinarsi con le proprie mani».
Enac: inaccettabile la situazione di Fiumicino
«Nonostante gli sforzi meritevoli di Aeroporti di Roma e della Direzione aeroportuale Enac di Roma Fiumicino, che hanno messo in campo una task force di supporto ai servizi di assistenza a terra, la situazione continua ad essere inaccettabile», ha dichiarato il presidente dell'Enac Vito Riggio, a proposito dei disservizi all'aeroporto di Fiumicino, sottolineando che «bisogna prendere provvedimenti duri a tutela dei passeggeri sia da parte dell'azienda Alitalia, sia, per quanto di competenza, da parte dell'Enac». Per Riggio «rovinare le vacanze agli italiani non ha niente a che fare con i principi del sindacalismo e non serve assolutamente a niente». Non può esistere un contratto, ha detto Riggio, «la cui applicazione formale si risolva in un disservizio per persone che pagano per avere un servizio e in un danno all'immagine di Alitalia e dell'intero Paese».
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