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Questo articolo è stato pubblicato il 13 agosto 2014 alle ore 11:03.
L'ultima modifica è del 13 agosto 2014 alle ore 11:36.

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Il numero uno della banca centrale tedesca spiega che il raffreddamento dell'inflazione è determinato da tre fattori: la riduzione dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, l'apprezzamento dell'euro e gli aggiustamenti in corso in alcuni Paesi come Spagna e Grecià. «Se facciamo la somma di questi elementi - ha detto il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in una intervista al quotidiano Le Monde - non siamo in uno scenario di deflazione».

Nell'intervista, Weidmann parla anche della Francia e alla domanda se Parigi sia il grande malato dell'Europa, la risposta è: «Non mi piace questa espressione, la stessa attribuita alla Germania 15 anni fa. La Francia è un Paese economicamente rilevante ma come ha detto lo stesso presidente Hollande sono necessarie riforme strutturali». La Francia «deve aumentare la competitività e ridurre il numero molto elevato di dipendenti pubblici. Il governo francese - ha continuato Weidmann - ha iniziato a intervenire su questi punti. È importante che il processo vada avanti così che il paese possa rafforzare il suo ruolo nel motore franco-tedesco. Parigi dovrà esercitare la sua leadership e dovrà dare il buon esempio in particolare in fatto di conti pubblici».

L'area euro non corre rischi di scivolare nella deflazione. È quanto assicura Widemann nella quale sottolinea che per i Paesi del club dell'euro non c'è «uno scenario di deflazione». Eppure i dati sui prezzi al consumo provenienti dall'Eurozona parlano chiaro.

Spagna: -0,3% l'inflazione in luglio
I prezzi al consumo sono scesi in Spagna in luglio dello 0,3% su base annua. Lo ha comunicato oggi l'Inc, l'Istituto Nazionale di Statistica, segnalando che il dato aumenta i timori di deflazione in Europa. L'andamento dell'inflazione è stato trainato principalmente dai prezzi più bassi nei trasporti, alloggio, vitto, bevande analcoliche e alcoliche, cultura e tabacco. Il calo dei prezzi dei trasporti è dovuto alla stabilità dei prezzi del carburante, mentre la voce alloggi è stata condizionata dai prezzi più bassi dell'elettricità e dalla stabilità del gasolio da riscaldamento

Francia: -0,3% inflazione a luglio
Inflazione in lieve calo in Francia. I prezzi al consumo a luglio, secondo i dati dell'Insee, hanno registrato una flessione dello 0,3% su base mensile e sono aumentati dello 0,5% su anno. Il dato di luglio è in linea con le attese su base mensile e lievemente sopra le stime su base annua, che prevedevano una aumento dei prezzi dello 0,4%.

Germania: inflazione a luglio +0,3%
I prezzi al consumo in Germania sono saliti dello 0,3% a luglio, portando l'inflazione annua allo 0,8%. Lo afferma l'Ufficio di statistica Destatis che conferma la stima preliminare diffusa il 30 luglio. L'inflazione annua all'1,8% è il livello più basso da febbraio 2010. La Bundesbank stima per il 2014 un'inflazione all'1,1% contro il 2% previsto dalla Bce.

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