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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2014 alle ore 11:17.
L'ultima modifica è del 25 agosto 2014 alle ore 11:49.
Tra le "top ten", al quinto posto troviamo Ancona, che era 26ª: un balzo ancora più significativo di quello di Macerata, che consente alle Marche di piazzare due province tra le prime cinque d'Italia. Sesta è Brescia, seguita da Perugia (leader per numero di squadre nei campionati minori), Varese, Treviso (al primo posto per le società nella fascia intermedia dei grandi sport individuali) e Firenze. Insomma, guardando ai primi 10 territori, sei sono del Nord e quattro del Centro.
Roma guida la classifica delle grandi province (24ª), con Torino 29ª e Milano che finisce 30ª(pur vantando due vittorie, per il migliore trend delle proprie formazioni negli sport di squadra – dalla conquista di scudetti al saldo tra promozioni e retrocessioni – e per la più alta partecipazione all time di giocatori ai Mondiali di calcio). Napoli è 79ª: per tutte le "metropoli", un passo indietro rispetto al 2013.
Arezzo guida il gruppo delle province "in "rosso", perdendo ben 26 posizioni, mentre Livorno scivola dal terzo al 25° posto; male anche La Spezia e Palermo, che arretrano di 18 piazze. Al contrario, le performance più positive riguardano Gorizia (che recupera 33 posizioni), Piacenza (+24), Mantova (+22), la già citata Ancona (+21) e Como (+19).
Nessun autentico segnale di ripresa dalle province meridionali. Cagliari rimane quella più "sportiva", ma scende dal nono al 13° posto della classifica generale, e in questo modo Sud e Isole perdono la loro unica presenza tra le prime dieci. Un passo avanti per Sassari (35ª, più quattro posizioni). Per contro, però, la Sardegna ha anche tre aree (Carbonia Iglesias, Medio Campidano e Ogliastra) nelle ultime 10. La terza fra le province del Sud è Chieti (che in assoluto si piazza 38ª), la quarta è Messina (44ª) e la quinta è Pescara (47ª). Non si registrano altre presenze meridionali nella prima parte della graduatoria. C'è poi da segnalare che Salerno (78ª) precede Napoli e le altre province in Campania, Catanzaro fa meglio di tutte in Calabria nonostante un modestissimo 89° posto, Bari (69ª) è leader in Puglia, mentre Matera (65ª) vince il derby con Potenza in Basilicata e Campobasso (84ª) si aggiudica quello con Isernia nel Molise.
Nella parte bassa della classifica, dall'89° al 110° e ultimo posto si trovano solo province del Sud e delle Isole. La peggiore area dell'Italia centrale è quella di Massa e Carrara (88ª), mentre il Nord tocca il punto più basso con Asti (83ª).
Nel Centro-Nord, oltre al Trentino Alto Adige, bene la Lombardia e l'Emilia Romagna (ciascuna con cinque province nelle prime trenta), seguite dal Veneto e dalla Toscana (quattro a testa). Male invece Lazio, Piemonte e Liguria, con una sola area; in relazione al numero delle province, in evidenza il Friuli Venezia Giulia (due su quattro nella top 30) e le Marche (tre su cinque).
Uno sguardo, infine, al medagliere con le province ai vertici nelle diverse specialità e nei fattori sportivi presi in considerazione. Scendono a 48 (58 nel 2013, quando però i parametri erano 35, anziché 32) i territori sul podio, con almeno un piazzamento fra le prime tre. L'unico primo posto del Sud va a Enna (per lo sport paralimpico), mentre, fra le regioni, prevale la Toscana con otto province sul podio, davanti al Veneto (sei), all'Emilia Romagna e alla Lombardia (entrambe a quota cinque); bene, ancora una volta, le Marche (quattro su cinque), che sono anche l'unica regione a monopolizzare un podio: quello del numero di società negli sport di squadra, con Macerata prima, Fermo seconda e Ancona terza. Al contrario, Molise, Puglia, Campania e Basilicata non hanno neanche una rappresentante fra le prime tre di ogni classifica.
Ricercatori Gruppo Clas
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