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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2014 alle ore 08:06.
L'ultima modifica è del 25 agosto 2014 alle ore 13:16.

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La nave della Marina Militare impegnata nell'operazione "Mare Nostrum", che ha recuperato a sud di Lampedusa i cadaveri di 18 migranti, attraccata nel porto di Pozzallo (Ansa)La nave della Marina Militare impegnata nell'operazione "Mare Nostrum", che ha recuperato a sud di Lampedusa i cadaveri di 18 migranti, attraccata nel porto di Pozzallo (Ansa)

Almeno sei persone sono morte nell'ennesimo naufragio avvenuto la scorsa notte nel Canale di Sicilia, diverse miglia a sud di Lampedusa. Un peschereccio con a bordo circa 370 migranti si è capovolto: 364 persone sono state salvate dagli uomini di Mare Nostrum, che hanno recuperato anche sei cadaveri. Sono tuttora in corso ricerche di eventuali dispersi.

Il peschereccio si è capovolto ieri sera
«Ieri sera a nord delle coste libiche, con condizioni meteo-marine in peggioramento - spiega in una nota la Marina Militare - un peschereccio sul quale erano imbarcati un numero elevato di migranti si è capovolto. Un elicottero della Marina Militare è decollato da Lampedusa per recarsi sul punto del naufragio. L'intervento in pochi minuti del pattugliatore Foscari, della corvetta Fenice, della CP 904 e della nave mercantile Burbon Orca hanno permesso di soccorrere e portare in salvo rispettivamente 80, 32, 250 e 2 migranti presenti in mare al quale erano stati lanciati i salvagente dall'elicottero intervenuto per primo. Sei le salme recuperate, continuano al momento le ricerche di eventuali dispersi».

Marina Militare, quasi 4 mila salvati in 48 ore
Sono quasi 4.000 i migranti salvati e recuperati tra venerdì e domenica in numerosi soccorsi effettuati dagli equipaggi delle navi della Marina Militare, Capitanerie di Porto e navi mercantili. Lo rende noto la stessa Marina Militare. Nelle molteplici operazioni di assistenza ai natanti provenienti dalle coste nord africane sono stati recuperati anche diversi corpi senza vita. Il pattugliatore Sirio - si spiega in una nota - sabato sera ha soccorso 73 migranti da un gommone in difficolta', imbarcando anche 18 salme ritrovate a bordo dello stesso natante. Il Sirio ha inoltre soccorso e recuperato altri migranti da un altro natante sbarcando tutti ieri sera a Pozzallo: 266 migranti e 18 salme.
La fregata Fasan domenica mattina ha sbarcato a Reggio Calabria 1373 migranti e una salma recuperati nelle operazioni di venerdì e sabato. Ieri sera - è scritto nella nota - a nord delle coste libiche, con condizioni meteo-marine in peggioramento, un peschereccio sul quale erano imbarcati un numero elevato di migranti si è capovolto. Un elicottero della Marina Militare è decollato da Lampedusa per recarsi sul punto del naufragio. L'intervento in pochi minuti del pattugliatore Foscari, della corvetta Fenice, della CP 904 e della nave mercantile Burbon Orca hanno permesso di soccorrere e portare in salvo rispettivamente 80, 32, 250 e 2 migranti presenti in mare al quale erano stati lanciati i salvagente dall'elicottero intervenuto per primo. Sei le salme recuperate, continuano al momento le ricerche di eventuali dispersi. Nave San Giusto nel pomeriggio di oggi sbarcherà a Crotone 1367 migranti tra cui 192 donne e 156 minori soccorsi insieme a nave Fenice e alla motovedetta CP 904 della Capitaneria di Porto. Le motovedette delle Capitanerie di Porto CP401, 267 e 289 hanno soccorso 277 migranti sbarcandoli ieri sera nel porto di Trapani.

Alfano al Tg1: l'Ue subentri all'Italia o prenderemo decisioni
«L'Europa deve dirci con chiarezza se è pronta a subentrare a Mare Nostrum». Angelino Alfano non gira intorno alla questione e, intervistato ieri sera dal Tg1, torna a sottolineare che «noi abbiamo salvato migliaia di vite umane che volevano dirigersi verso l'Europa, non volevano stare in Italia e quindi l'Europa deve affrontare da Europa il tema della frontiera, che ci dica di sì o ci dica di no».
«Se ci dirà di sì, tutto bene, se no - avverte il ministro dell'Interno - l'Italia dovrà assumere delle decisioni e prendere delle responsabilità perché così non si può andare avanti». «Sto e stiamo lavorando - anticipa Alfano - a progetti anche alternativi, che sottoporrò a govenro e Consiglio dei ministri solo dopo che l'Europa ci avrà detto di no». Alfano rileva che Mare Nostrum è scattata «il 18 ottobre scorso anno, dopo che più di 300 persone erano morte a Lampedusa» e che «era nata come un'operazione con un termine preciso» e aggiunge che «la mia idea e la mia proposta è che Mare Nostrum non faccia il suo secondo compleanno». «Non possiamo accettare che l'Europa dica "non abbiamo soldi"», scandisce. Si tratta di «un tema generale, da Europa e l'Europa se ne faccia carico. Se non se ne fa carico - torna a dire Alfano - properremo che l'Italia dismetta Mare Nostrum, mentre continuerà a farsi carico del soccorso in mare e di cio' che attiene al diritto internazionale e umanitario».

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