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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2014 alle ore 07:33.
L'ultima modifica è del 26 agosto 2014 alle ore 14:00.

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I quattro uomini autoidentificatisi come soldati russi catturati in Ucraina (Reuters)I quattro uomini autoidentificatisi come soldati russi catturati in Ucraina (Reuters)

I Paesi Baltici vogliono lo scudo Nato contro la Russia e i rappresentanti dei Paesi della Nato stanno valutando la proposta. L'iniziativa sarebbe di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. La leadership dell'alleanza non sarebbe ancora pronta per le misure concrete, ma la prossima settimana in occasione del vertice Nato in Galles potrebbero essere presentate proposte più dettagliate per avere «garanzie di sicurezza» dei paesi del blocco dell'Est. Tuttavia Paesi come la Germania ritengono che una tale decisione potrebbe «provocare la Russia senza una particolare necessità». Lo scrive il giornale tedesco Der Spiegel secondo cui e queste affermazioni sarebbero supportate da Washington.

La Polonia e i Baltici hanno già fatto appello alla leadership della Nato con una proposta mirata contro il sistema di difesa missilistico russo in Europa. Secondo la rivista, i quattro promotori dell'iniziativa, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia vorrebbero utilizzare il futuro sistema di difesa missilistica non solo contro la potenziale minaccia dal Medio Oriente, ma anche «per proteggersi contro un attacco dalla Russia.» L'iniziativa di questi Paesi è stata motivata con il pericolo che li minaccia, in connessione con la crisi prolungata in Ucraina e vorrebbero «aprire la strada per l'adozione delle decisioni necessarie» scrive Spiegel.

Il problema è che la maggior parte dei membri della Nato, e in particolare la Germania, non sono pronti a sostenere la Polonia e i Paesi Baltici, temendo che una tale decisione potrebbe «provocare la Russia senza un particolare bisogno». Inoltre l'Occidente ha sempre garantito alla Russia che il sistema di difesa missilistico non sarà mai diretto contro Mosca. Tuttavia, secondo Der Spiegel, l'alleanza è pronta a prendere in considerazione la proposta, ma finora come una possibilità teorica

Mosca: i nostri soldati hanno sconfinato «per sbaglio»
Fra Russia e Ucraina continuano le ostilità al confine est e questo non tranquillizza i Paesi vicini. La Casa Bianca con Susan Rice, consigliera della sicurezza nazionale di Barack Obama, condanna le «incursioni militari» della Russia in Ucraina che costituiscono una «escalation significativa». Ieri Kiev ha annunciato la cattura di alcuni soldati russi sul proprio territorio, oggi Mosca si difende: i soldati russi hanno sconfinato «per sbaglio».

«Le incursioni ripetute dalla Russia in Ucraina sono inaccettabili, pericolose e incendiarie», ha sottolineato Rice. Il presidente ucraino Poroshenko oggi incontrerà il presidente russo Vladimir Putin a Minsk, ma alla vigilia della riunione il servizio di sicurezza dell'Ucraina ha sostenuto, senza fornire prove reali, che l'esercito ucraino abbia catturato dieci paracadutisti russi nell'Ucraina orientale. Si tratta della prima volta dall'inizio del conflitto che Kiev dice di aver fatto dei prigionieri russi.

L'Ucraina accusa regolarmente la Russia di inviare militari o blindati sul territorio ucraino e di fornire armi agli insorti. In precedenza Mosca aveva sempre smentito.

«I soldati russi catturati in Ucraina hanno sconfinato con ogni probabilità per caso durante un pattugliamento e non hanno opposto alcuna resistenza», ha replicato il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Itar Tass.

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