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Questo articolo è stato pubblicato il 28 agosto 2014 alle ore 17:37.
L'ultima modifica è del 28 agosto 2014 alle ore 17:48.

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Un'«escalation intollerabile» delle truppe russe in Ucraina, le cui conseguenze sarebbero «gravissime». A esprimere grande preoccupazione per gli sviluppi odierni della drammatica situazione nella regione è stato il premier Matteo Renzi, in qualità di presidente di turno dell'Unione europea, in un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin.

Renzi: «Si ritorni al tavolo delle trattative»
Renzi ha sollecitato rapidamente il ritorno al tavolo delle trattative, in vista del Consiglio dei ministri Ue domani a Milano e del vertice europeo di Bruxelles di sabato. Il premier aveva sentito telefonicamente nei giorni scorsi il presidente ucraino Petro Poroshenko, che rivedrà sabato a Bruxelles.

Mogherini: dall'Italia sostegno al processo di riforme in Ucraina
Anche la ministra degli Esteri Federica Mogherini ha sentito il suo collega ucraino Pavel Klimkin per commentare le «allarmanti notizie» di oggi. Mogherini ha garantito che la situazione nell'Est del Paese sarà domani al centro di una sessione dei lavori del vertice informale di Milano e ha rinnovato il sostegno dell'Italia all'Ucraina nel suo difficile processo di transizione e riforme.

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