Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 agosto 2014 alle ore 09:54.
L'ultima modifica è del 30 agosto 2014 alle ore 18:44.

My24
Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini (LaPresse)Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini (LaPresse)

Le Monde: un triste giorno per l'Europa
Le Monde lo scrive chiaro e tondo in prima pagina in un editoriale dal titolo "Diplomazia europea: la scelta sbagliata", il quotidiano della sinistra europea è durissimo: se sabato Mogherini verrà nominata «sarà un triste giorno per l'Europa». La sua candidatura «soddisfa comodamente diverse condizioni»: è donna, socialdemocratica e brava con le lingue straniere. «Tutte tranne una: l'esperienza - e l'aura personale che questa conferisce». Verrebbero così soddisfatti, aggiunge Le Monde, quei Paesi che «non vogliono assolutamente un peso massimo politico o un diplomatico navigato» come Alto rappresentante, perché «questi profili rischierebbero di intralciare le loro ambizioni nazionali». «Il fatto che i membri dell'Ue siano «pronti a commettere lo stesso errore» fatto nel 2009 scegliendo Catherine Ashton, che «non era più esperta quando fu nominata» per Le Monde «illustra chiaramente i limiti dell'integrazione europea».

Altre voci critiche
Anche un influente think tank di Washington come Brooking Institution definisce la scelta di Mogherini «sbagliata per l'Europa». In un post di Thomas Wright pubblicato ieri, si sottolinea che nella nomina Mogherini stanno giocando tanti fattori, anche il fatto di essere una candidata donna,«ma è completamente assente la politica estera». «In tempi normali la circostanza potrebbe essere inopportuna se non imbarazzante. Purtroppo però - continua il post- questi non sono tempi normali. È facile dimenticarlo a Roma e Parigi, ma la Russia costituisce una minaccia reale e vicina per alcuni membri dell'Ue - Lettonia, Estonia e forse anche Lituania. Questi stati hanno chiesto più assistenza e supporto dalla Nato e da altri Paesi Ue e sono profondamente preoccupati dalla nomina di Mogherini».

Le parole di Lavrov
Qualche giorno fa il ministro degli esteri russo Lavrov ha detto che con Mogherini non c'è nessun rapporto particolare, a dispetto delle critiche che la vogliono filorussa sostenute anche nel post di Brooking Institution. «Con Federica Mogherini ci siamo visti solo una volta, quando è venuta a Mosca recentemente per discutere della crisi ucraina - ha detto Lavrov tre giorni fa -non direi che tra di noi ci sono rapporti forti. Per quante volte ci sentiamo, lo sono di più quelli con il segretario di Stato Usa John Kerry».

Intanto, in vista del vertice Ue di sabato che dovrà decidere anche il nome del successore di Herman Van Rompuy alla guida del Consiglio Europeo, per questo posto prende sempre più quota la candidatura del popolare Donald Tusk, attuale premier polacco. Un personaggio che potrebbe soddisfare le richieste di "riconoscimento" avanzate dai Paesi dell'Est e bilanciare l'atteggiamento troppo filo-russo che alcuni imputano, forse a torto, a Mogherini.

Elmar Brok, eurodeputato tedesco molto vicino alla cancelliera Angela Merkel, nonché presidente della commissione Esteri del Pe, pur non avanzando obiezioni appare prendere le distanze sottolineando: «è una decisione che spetta ai socialisti». Come a dire non bipartisan, ma in quota a uno dei due maggiori partiti.

Shopping24

Dai nostri archivi