Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2014 alle ore 13:35.
L'ultima modifica è del 05 settembre 2014 alle ore 17:10.

My24

«Se il tono di chi protesta è quello del confronto "porte aperte", se il tono è quello del ricatto, non lo accetteremo» Così il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa a conclusione del vertice Nato a Newport ha commentato l'annuncio dello sciopero generale da parte delle forze dell'ordine contro l'annunciato blocco degli stipendi degli statali anche nel 2015. Renzi ha parlato di «toni decisamente inaccettabili, toni che fanno in alcuni casi venire meno la convinzione della volontà di alcuni rappresentanti dei sindacati di trovare un punto intesa».

Sindacati fanno del male ad agenti con questi toni
Renzi ha ricordato a chi alza i toni che in questo modo «i rappresentanti sindacali fanno del male a chi veste le uniformi». Poi ha aggiunto che «era in corso un dialogo, ma i toni utilizzati li trovo inaccettabili, in alcuni casi fanno venir meno la convinzione della volontà di alcuni rappresentati dei sindacati di trovare un punto d'intesa e credo facciano male a chi per 1.200 euro al mese fa operazioni di difesa del territorio».

Riceverò polizia ma non accetto ricatti
Già ieri a Newport, a poche ore dalla clamorosa protesta dei sindacati di polizia, Renzi aveva detto: «Riceverò personalmente gli uomini in divisa ma non accetto ricatti». E dal suo staff era trapelato la posizione che il blocco degli stipendi degli statali era già previsto nel Def. Il governo, avevano spiegato le fonti di Palazzo Chigi, è disposto volentieri ad aprire un tavolo di discussione con le forze di sicurezza, che sono fondamentali per la vita del Paese. «Ma siamo l'unico Paese - hanno osservato a Palazzo Chigi - che ha cinque forze di polizia. Se vogliono discutere siamo pronti a farlo su tutto. Non tocchiamo lo stipendio né il posto di lavoro di nessuno ma è ingiusto scioperare in un momento di crisi per un mancato aumento».

Bonanni: no a blocco salari, pronti a mobilitazione
Ma è forte la protesta di tutti i sindacati. «Ci mobiliteremo in tutta Italia, spiegheremo a tutti» la situazione, visto che si usano i «guanti bianchi per le municipalizzate e la mannaia su dipendenti pubblici. È intollerabile». Così il leader Cisl, Raffaele Bonanni, a Rainews24. Quanto alla mobilitazione «ci metteremo d'accordo nel sindacato per denunciare questo scandalo», promette Bonanni.

Camusso: blocco contratti incomprensibile
Critica anche la Cgil. «Non comprendiamo la logica per cui si continua a prorogare il blocco dei contratti. La sensazione è che si seguiti a chiedere ai soliti noti per non toccare altri interessi che invece produrrebbero molte risorse», dichiara il segretario generale, Susanna Camusso, che chiede al governo «coerenza» con la scelta del bonus Irpef di 80 euro, «chiudendo una stagione lunga sei anni che ha portato all'impoverimento delle retribuzioni e delle pensioni». Ieri era stata Rossana Dettori, segretario generale Fp-Cgil, ad avvertire: «Se il Governo Renzi pensa di umiliare ulteriormente i dipendenti pubblici» allora «la nostra risposta non potrà essere che la mobilitazione».

Angeletti: il governo persevera nell'errore
«Il governo vuole perseverare nell'errore. Si comporta come se tutti gli anni che sono trascorsi dal 2009, durante i quali i dipendenti pubblici non hanno avuto alcun aumento. Non ci siamo». Così il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, critica il blocco dei contratti degli statali anche per il 2015 annunciato dal ministro della pubblica amministrazione Maranna Madia. «Continua una politica che non ha senso - ha lamentato Angeletti - se non nella logica dei tagli lineari: si prendono i soldi nel modo più semplice possibile».

Sindacati polizia e Cocer interforze: «sarà sciopero»
I sindacati delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco e dal Cocer interforze (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di finanza) «qualora dovesse essere rinnovato il blocco del tetto delle retribuzioni» hanno già pronto un pacchetto di misure che prevede tra l'altro uno sciopero generale «entro la fine di settembre».

Madia: bonus 80 euro a 1 lavoratore pubblico su 4
Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia difende le decisioni dell'esecutivo. E in mattinata torna su twitter sul blocco del rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, che ieri ha annunciato sarà confermato anche per il 2015. Dopo l'hashtag #bloccocontratti, Madia segnala che il bonus Irpef di «80 euro (960 in 2015)» va «a 1 lavoratore pubblico su 4. Prima chi guadagna meno. Usciamo tutti insieme da crisi #passodopopasso», conclude il ministro.

Madia: governo non alimenta aspettative che non può mantenere
Poi in serata in dibattito alla Festa Nazionale dell'Unità a Bologna, Madia replica così alle critiche sul blocco dei contratti per gli statali anche per l'anno 2015: «Questo è un governo che non alimenta aspettative che non può mantenere. Abbiamo il dovere e la responsabilità di tirare fuori l'Italia dalla crisi. È un governo che fa e non alimenta aspettative perché ha una visione strategica e quindi ha delle priorità »

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi