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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2014 alle ore 16:26.
L'ultima modifica è del 04 settembre 2014 alle ore 16:35.

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(Ap/LaPresse)(Ap/LaPresse)

È stata una decisione di compromesso, tutta politica. Non può essere definita ottimale la mossa a sorpresa della Banca centrale europea di abbassare leggermente i tassi – una scelta dal sapore tecnico – e di lanciare con un certo anticipo gli acquisti di Abs, i derivati che "impacchettano" crediti e mutui, e degli analoghi Covered bond. Il presidente Mario Draghi ha detto chiaramente come è stata raggiunta la decisione: il consiglio non è stato unanime, e si è anche discusso di lanciare un vero e proprio Qe – gli ampi acquisti di titoli finanziari, soprattutto di titoli di Stato – perché alcuni componenti del Consiglio direttivo volevano fare di più mentre altri volevano fare di meno. La soluzione trovata, ha detto, è in qualche modo "a metà strada".

Un taglio dei tassi tecnico
La riduzione dei tassi, inattesa dalla stragrande maggioranza degli analisti, è stata – ha ammesso Draghi – un "aggiustamento tecnico". L'obiettivo è quello di preparare le migliori condizioni possibili per le prossime operazioni di Tltro, le iniezioni di liquidità finalizzate a rilanciare i prestiti alle aziende. La Bce, ha spiegato il presidente, vuole evitare che le banche aspettino ulteriori tagli dei tassi per partecipare a questo programma: il desiderio è che "non esitino a partecipare alle Tltro".

Abbassato il pavimento dei tassi
A giugno, in occasione del precedente taglio dei tassi, Draghi aveva infatti detto – e lo ha ricordato, oggi – che "a tutti i fini pratici […] abbiamo raggiunto oggi il limite più basso". Non era insomma ipotizzabili ulteriori tagli. Cosa è successo? Non è escluso che la Bce abbia registrato un limitato entusiasmo per le nuove operazioni e abbia timore di una partecipazione limitata o, in alternativa, di scarsi effetti sull'economia reale. Solo alla fine della conferenza stampa, Draghi ha riconosciuto di aver forse "eccessivamente limitato" il significato del taglio dei tassi, che ha comunque dato un'ulteriore spinta al ribasso all'euro.

Vorrei ma non posso (il qe)
Gli acquisti di Abs e di Covered bond sembrano invece un surrogato del quantitative easing di cui Eurolandia avrebbe bisogno. La funzione di questa forma di credit easing, ha spiegato Draghi, è quella di "liberare i bilanci dei venditori", che possono così investire in altri strumenti: è esattamente la stessa funzione che avrebbe un quantitative easing ad ampio raggio. Il problema è che, al confronto, gli acquisti di Abs saranno limitati. La stessa Bce (pur avendo dieci anni di esperienza con gli Abs come collaterali nelle aste di liquidità) non è in grado di sapere con certezza le dimensioni di questo mercato, per le quali – ha detto – circolano cifre molto diverse.

Tempi anticipati per gli Abs
L'ipotesi che si sia trattato di una seconda scelta nasce anche da altre considerazioni. In passato la Bce aveva parlato di Abs legati ai prestiti per le piccole e medie imprese, mentre gli acquisti ora varati riguardano anche Abs legati a mutui (come lo sono i Covered bond); aveva riconosciuto la necessità di nuove regole su questi prodotti, non ancora varate dalla Ue, dal Comitato di Basilea e dal Financial stability board; e aveva scelto solo la settimana scorsa un consulente, l'americana Blackrock, per disegnare questi acquisti. Difficile quindi evitare la sensazione che la Bce abbia voluto accelerare i tempi per ottenere almeno un obiettivo: "Aumentare – ha detto Draghi - le dimensioni del suo bilancio ai livelli di inizio 2012". Gli acquisti diretti, sotto questo punto di vista, danno alla Bce un ruolo attivo, mentre i Tltro, pur avendo lo stesso effetto, la rendono passiva rispetto alle decisioni delle banche.

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