Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2014 alle ore 09:21.
L'ultima modifica è del 10 settembre 2014 alle ore 16:04.

My24
Mark Carney (Reuters)Mark Carney (Reuters)

Se la Regina si dice «super partes», la sterlina prende le distanze. Se Elisabetta chiarisce che non vuole in alcun modo influenzare la volontà del popolo scozzese, il governatore della Bank of England Mark Carney dà agli indipendentisti l'aut aut: o unione o addio pound. È l'apertura dei maggiori quotidiani internazionali oggi: il Financial Times scrive che la Bank of England esclude che in caso di vittoria del sì all'indipendenza il prossimo 18 settembre gli scozzesi potranno mantenere l'uso della sterlina. «Un'unione monetaria» avverte il governatore di BoE, «è incompatibile con la sovranità».

L'istituto di credito centrale inglese gela così le speranze del fronte secessionista di non privarsi della valuta di Londra, un tema chiave nel dibattito sull'indipendenza. Parlando a una riunione dei sindacati, Carney ha spiegato che l'unione monetaria richiederebbe complessi accordi di frontiera sulla tassazione, sulla spesa e sulle regole bancarie che non possono essere conclusi in tempi brevi.

Più drammatico il Wall Street Journal edizione europea: «Salmond (Alex ndr, il leader dei secessionisti) porta il Regno Unito sull'orlo del baratro», il quotidiano di Murdoch - il suo Scottish Sun vende in Scozia quasi 300mila copie al giorno, pare che il magnate australiano darà una mano alla causa secessionista vista l'amicizia con Salmond - sottolinea comunque che la battaglia è già vinta: male che vada i nazionalisti portano a casa ancora più poteri per il già semi-indipendente Parlamento di Edimburgo.

Al Sunday Times è giallo
In questo cruciale passaggi oelettorale - Scozia e Inghilterra stanno insieme da 307 anni - vi è spazio anche per un giallo nel mondo dei media, una volta si sarebbe detto giallo a Fleet Street, storica via delle redazioni ora tutte traslocate. La redazione del Sunday Times è in fermento, potrebbe essere avviata un'indagine interna per capire chi abbia fatto trapelare in anteprima il sondaggio sul referendum per l'indipendenza della Scozia, quello che per la prima volta dava in vantaggio i secessionsisti. La notizia del sondaggio di YouGov che ha dato per la prima volta in vantaggio gli indipendentisti scozzesi era infatti prevista nell'edizione domenicale del Times, il quotidiano dell ostesso Murdoch, ma qualcosa è andato storto e già sabato pomeriggio il sorpasso (51% si e 49%) era stato rivelato su Twitter.

Il London Evening Standard ipotizza che a dare la notizia in anteprima possa essere stato lo stesso Murdoch, la redazione del giornale ha sottolineato come la notizia fosse «embargata» (gergo giornalistico, vuol dire che non la si pubblica prima di un'ora e un giorno prefissati) e come queste fughe di notizie non facciano altro che rovinare la reputazione del quotidiano e del suo domenicale. (an. man.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi