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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2014 alle ore 14:50.
L'ultima modifica è del 13 settembre 2014 alle ore 10:36.

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Dopo la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato sullo Sblocca-Italia è arrivata anche la firma del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a 15 giorni dall'approvazione del decreto in Consiglio dei ministri. Napolitano ha firmato anche il decreto sulla giustizia civile, varato nello stesso Cdm del 29 agosto. Entrambi sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale di venerdì.

«Un segnale molto forte, concreto e innovativo per i prossimi dieci mesi per la crescita», saluta il provvedimento sblocca-cantieri il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che smentisce dissapori con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e respinge al mittente le accuse di non aver stanziato fondi "freschi": «A differenza di quello che si legge mettiamo a disposizione risorse vere, sono risorse già stanziate».

«Ridiamo fiato all'edilizia»
Il decreto, sottolinea Lupi, è stato concepito «per far ripartire l'edilizia, ridando fiato al settore e sbloccando le innumeverevoli opere ferme per intoppi burocratici». Come le linee ferroviarie Napoli-Bari e Palermo-Caltanissetta-Catania: la prima, dice il ministro, creerà «4mila posti di lavoro», la seconda «2mila». Come il piano aeroporti: una volta approvati i piano regolatori, non ci sarà bisogno di ulteriori autorizzazioni.

Casa, rent to buy e lavori più semplici
Illustrando al dicastero le novità del testo - 10 capitoli, 40 articoli - Lupi si sofferma a lungo sul pacchetto casa. Cita il "rent to buy", l'affitto più la promessa di acquisto: chi vende affitta prima l'immobile bloccando il prezzo finché chi compra non è in grado di accedere al finanziamento bancario. «Le agevolazioni - spiega il ministro - vengono allargate anche ai privati. Oggi inizi a pagare e alla fine del settimo anno potrai acquistare la casa con le agevolazioni che sono già previste» per gli alloggi sociali. In arrivo anche forti semplificazioni per le ristrutturazioni edilizie, incluso l'accorpamento di appartamenti contigui (sono esclusi soltanto i lavori che comportano modifiche nelle volumetrie). E sono confermate le agevolazioni fiscali per chi acquista un alloggio e lo affitta a canoni concordati: «In pratica se acquisti una casa per fare un investimento e per otto anni lo metti in affitto a canone concordato, in qualunque città si trovi, potrai ottenere uno sconto fiscale del 20% fino a 300mila euro che equivale a 60mila euro che verranno restituiti in otto anni dal fisco. Il vantaggio fiscale scatta da quanto metti l'appartamento in affitto». Per Lupi, si tratta di una misura «che avrà grande successo» e che «serve per risolvere l'emergenza affitti».

Ai Comuni 550 milioni svincolati dal patto di stabilità
Il ministro ha sottolineato come i Comuni potranno fare investimenti in opere pubbliche in deroga al patto di stabilità interno per 550 milioni di euro in due anni. Duecentocinquanta milioni per il 2014 sono destinati alle opere segnalate dai Comuni alla presidenza del Consiglio, mentre altri 300 milioni (200 milioni nel 2014 e 100 milioni nel 2015) ai Comuni che vogliono realizzare opere sul loro territorio. Per Lupi, «un ulteriore segnale di allentamento dei vincoli del patto di stabilità».

Ecobonus nella legge di stabilità
Saltata dal decreto, la proroga del bonus del 65% per la riqualificazione energetica e del 50% per le ristrutturazioni (almeno per il 2015) dovrebbe finire nella legge di stabilità. Il Governo - dice Lupi - punta ad allargare l'ecobonus anche agli interventi antisismici. Chi usufruirà delle semplificazioni edilizie previste, precisa il ministro, intanto fino a fine 2014 beneficerà anche del bonus tuttora in vigore.


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