Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2014 alle ore 15:37.
L'ultima modifica è del 15 settembre 2014 alle ore 10:14.

My24
AnsaAnsa

Ferie dei magistrati, il ministro "apre" alle modifiche sollecitate dalle toghe, ma il suo viceministro lo smentisce: «nessuna retromarcia». A poche ore dalla pubblicazione in Gazzetta dell'atteso Dl per ridurre l'arretrato della giustizia civile il governo si spacca sulla misura "bandiera" della riforma della giustizia: il taglio del periodo annuale di ferie dei magistrati, da 45 a 30 giorni. Ieri il Guardasigilli Andrea Orlando (Pd) si è detto «disponibile a riconoscere una specificità della magistratura» in materia. Dal confronto sul punto con le toghe potrebbe anche scaturire un compromesso «che si può anche tradurre in un emendamento». Oggi la smentita del viceministro Enrico Costa (Ncd): «Non c'è e non ci sarà alcuna retromarcia sulle ferie dei magistrati».

Orlando: confronto aperto, possibile emendamento per modificare Dl
Lo spunto per parlare di una delle novità più dibattute introdotte dal decreto legge 132/2014 era arrivato al ministro nella serata di ieri, nel corso di un dibattito alla festa dell'Unita in corso a Firenze. Riferendosi al confronto avviato da via Arenula con l'Associazione nazionale Magistrati, che considera il taglio ferie una mossa di facciata che non inciderà sui tempi lunghi dei processi, Orlando ha spiegato di aver chiesto «uno sforzo di comprensione dell'esigenza di compiere tutti un sacrificio in questo momento». La riduzione delle ferie di cui godono oggi i magistrati dovrebbe scattare dal 2015, insieme alla decurtazione dei termini di sospensione feriale durante i quali tribunali e procure lavorano a regime ridotto, assicurando le urgenze e sospendendo l'attività ordinaria (1-31 agosto invece dell'attuale 1 agosto-15 settembre).

Costa: nessuna ragione per tornare indietro
Di diverso avviso il viceministro alla Giustizia, l'alfaniano Costa, che oggi ha voluto restringere lo spazio di manovra di Orlando diffondendo una nota per emttere in chiaro che sulla questione delle ferie la linea del ministero non è cambiata. «Si tratta - spiega - di una norma, inserita in un provvedimento organico, finalizzata a rendere più rapida la risposta di giustizia e non c'è alcuna ragione per tornare indietro». «Ne ho parlato con il Ministro Orlando - aggiunge - e questo è il suo pensiero. È evidente che molti organi di informazione hanno dato una lettura fuorviante delle parole del Ministro».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi