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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2014 alle ore 16:46.
L'ultima modifica è del 16 settembre 2014 alle ore 09:01.

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Da sinistra, James Hogan e Roberto Colaninno (Imagoeconomica)Da sinistra, James Hogan e Roberto Colaninno (Imagoeconomica)

Il numero uno di Etihad, James Hogan, e i vertici di Alitalia, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio, incontrano a Milano i dipendenti della compagnia italiana: quella convocata in uno storico albergo del capoluogo lombardo è la seconda tappa del "mini tour", dopo quella romana di venerdì. Con loro, anche Silvano Cassano, designato a divenire a.d. di Alitalia. «È un segnale di trasparenza, illustreremo i piani di sviluppo della nuova società e questo passaggio di coinvolgimento è molto utile», ha sottolineato l'a.d. uscente di Alitalia, Del Torchio, in una pausa.

Intorno all'ora di pranzo Hogan, accompagnato con ogni probabilita' da Colaninno, sara' impegnato in una serie di visite ad alcuni dei principali azionisti della compagnia, tra cui le banche (UniCredit e Intesa Sanpaolo). No comment, da parte di Del Torchio, sulla possibile prossima presidenza di Luca Cordero di Montezemolo: «Non mi riguarda», si e' limitato a dire. Sono circa 300 i dipendenti di Alitalia presenti agli incontri di questa mattina, suddivisi in due sessioni. Ad aprire i lavori e' stato Del Torchio, seguito da Hogan e da Cassano. Il discorso ai dipendenti, secondo quanto si apprende, e' stato incentrato sulla «grande opportunita' di crescita» che si apre per la compagnia con l'ingresso di Etihad.

Dal palco hanno poi preso la parola Antonio Cuccuini, il capo delle risorse umane di Alitalia, e Giancarlo Schisano, vice direttore generale di Alitalia. Colaninno e' rimasto invece seduto in platea, in prima fila, ad ascoltare una parte dei lavori. Lasciando l'albergo, Del Torchio ha confermato che sono in agenda per oggi «degli incontri con le banche».

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