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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2014 alle ore 10:46.
L'ultima modifica è del 20 settembre 2014 alle ore 18:09.

La piattaforma per certificare i crediti sconosciuta ai più
Secondo un sondaggio Ispo-Confartigianato condotto su un campione di Pmi, il 61% non sa dell'esistenza della piattaforma governativa web che consente di certificare i crediti commerciali vantati nei confronti della Pa e farsi scontare le fatture in banca (è in virtù di questo sistema che Renzi e Padoan considerano mantenuta la promessa). Del 39% che la conosce, l'ha utilizzata il 9%, che la promuove con un voto più che sufficiente. Gli altri sono scettici sulla sua efficacia e temono che la certificazione allunghi ancora i tempi di riscossione. In cifre, le registrazioni alla piattaforma all'8 settembre risultano 15.613, aumentate al ritmo di 49 imprese al giorno dal 24 agosto. Le istanze di certificazione sono 56.189, per un importo complessivo di 6 miliardi e un importo medio di 107.762 euro.
Scendono i tempi medi di pagamento
Se sul fronte dei debiti arretrati prevale l'incertezza, va molto meglio la situazione dei tempi di pagamento della Pa. L'indagine Ispo-Confartigianato mette in luce come in media tra gennaio e settembre 2014 gli enti pubblici siano passati da 104 a 88 giorni. A sorpresa, gli enti più "virtuosi" sono le Asl che riescono a saldare le fatture in 75 giorni, rispetto ai 106 rilevati a gennaio. Più lenti i Comuni (89 giorni, contro i 104 di inizio anno). Resta peggiore in generale l'attesa al Sud, dove la pubblica amministrazione impiega 108 giorni per saldare le fatture alle imprese (erano 122 a gennaio).
Ma i 30 giorni restano una chimera
Nonostante l'accelerazione, Confartigianato rileva come la meta dei 30 giorni imposti dalla legge in vigore dal 1° gennaio 2013 resti molto lontana. Appena il 15% degli imprenditori interpellati dichiara di essere stato pagato entro un mese, mentre soltanto l'8% delle imprese sostiene di non aver ancora riscosso il credito. Sale peraltro dal 12 al 19% la quota di imprese che segnala comportamenti anomali da parte della Pa, come la richiesta di ritardare l'emissione delle fatture, la pretesa di remissione, la contestazione pretestuosa dei beni e servizi forniti.
Boccia (Pd): «Negli ultimi 16 mesi pagati 43 miliardi»
Il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), rettifica i numeri: «Noi abbiamo pagato i debiti della pubblica amministrazione chiedendo a Bruxelles l'autorizzazione a fare altro debito. Negli ultimi sedici mesi sono stati pagati 43 miliardi, mancano certificazioni degli ultimi 60 giorni». Boccia invita a guardare la realtà: «In questo momento il pagamento medio non è a 60 giorni ma non è nemmeno a 300 e più giorni come prima. Siamo lontani dalla Germania ma abbiamo comunque invertito la rotta. Per la fine dell'anno riusciremo a pagare i debiti 2012 aumentando il debito pubblico. Comunque non farei diventare questo discorso sui debiti delle Pa oggetto del conflitto politico: abbiamo fatto abbastanza, adesso completiamo l'opera con la legge di stabilità».
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