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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2014 alle ore 16:51.
L'ultima modifica è del 21 settembre 2014 alle ore 18:53.

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«Nel mio partito c'è chi pensa» che dopo il 40,8% alle europee si possa continuare con «un facite ammuina» per cui «non cambia niente e Renzi fa la foglia di fico: sono cascati male, ho preso questi voti per cambiare l'Italia davvero». Matteo Renzi, in un'intervista al Tg2, è tornato sullo scontro interno al Pd sul lavoro. E ha ripreso i concetti già espressi ieri nella lettera agli iscritti del partito democratico.

Lavoro, servono regole semplici
«L'Italia deve cambiare, cambiamo da anni i governi non le cose», ha ripetuto ancora il premier. «Nessuno vuole togliere diritti, ma darne a chi non ne ha mai avuti». Quello che serve, per Renzi, sono «nuove regole semplici per gli imprenditori e in grado di garantire chi perde il posto di lavoro» per eliminare «la serie A e la serie B dei lavoratori». Anche cercando di collegare l'innovazione alla creazione di posti di lavoro, modello Usa: «Gli americani hanno un tasso di disoccupazione che è la metà del nostro».

Riforme, nessun attentato alla democrazia
Sulle riforme istituzionali stesso ritornello: «Se chiediamo nuove regole della Costituzione non stiamo attentando la democrazia, stiamo rendendo più semplice il Paese».

Debiti Pa, «impegno mantenuto»
A chi gli faceva notare che il 21 settembre, San Matteo, è arrivato e i debiti Pa non sono stati pagati, Renzi ha replicato: «I soldi ci sono, e quindi l'impegno a pagare i debiti 2013 entro il 21 settembre è mantenuto». «Tutti coloro che devono avere dei soldi dalla Pa - ha spiegato il premier - possono averli iscrivendosi al sito del ministero dell'Economia. Chi va sul sito del Governo trova la pratica per ricevere i denari».

Prossima settimana maratona negli Usa
Stasera (in Italia nella notte) Renzi arriverà a San Francisco, prima tappa di una settimana di full immersion negli Stati Uniti che proseguirà a New York e a Detroit. L'occasione è l'Assemblea generale dell'Onu ma il viaggio sarà anche un tuffo simbolico nella prima economia mondiale, alla ricerca di alleanze e modelli per la crescita. Renzi cenerà alla Stanford University con il rettore John Hennessy e 25 ospiti, tra cui dovrebbero esserci due ex segretari di Stato, George Shultz e Condoleezza Rice.

Silicon Valley modello per l'Italia
Domani è in programma una visita a Twitter, dove vedrà l'ad Dick Costolo, e a Yahoo!, dove sarà accolto da Melissa Mayer. Incontrerà nella Silicon Valley i responsabili di 150 start-up italiane e la vasta comunità dei 5mila scienziati e docenti italiani e inaugurerà una scuola internazionale bilingue frrequentata dai figli dei nostri cervelli in fuga. A New York fitto calendario: il vertice sui cambiamenti climatici martedì, un colloquio con i Clinton, tanti bilaterali e il discorso al Palazzo di Vetro, probabilmente giovedì. Ultima tappa venerdì a Detroit, dove con Sergio Marchionne visiterà la sede della Fiat Chrysler Automobile, a Auburn Hills.

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