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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2014 alle ore 13:41.
L'ultima modifica è del 26 settembre 2014 alle ore 15:33.

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Matteo Renzi e Sergio Marchionne (Ansa)Matteo Renzi e Sergio Marchionne (Ansa)

DETROIT - «Cercherò di vendergli una macchina, una qualunque ma soprattutto gli farò vedere un pezzo di made in Italy negli Stati Uniti». Così, due giorni fa il numero uno di Fiat Chrysler Sergio Marchionne annunciava la visita del premier Renzi questa mattina negli stabilimenti di Detroit. Visita protetta da un cordone di sicurezza eccezionale che avrebbe impedito perfino a Marchionne di attendere il presidente del Consiglio sotto il porticato della palazzina centrale per la classica stretta di mano a beneficio dei fotografi. I messaggi dei responsabili della comunicazione Fca hanno un sapore da caserma e a tratti minaccioso («disposizioni non negoziabili», «spero di essere stato chiaro», «non chiedetemi eccezioni») che stridono pesantemente con il clima festoso e disteso che Palazzo Chigi avrebbe voluto imporre all'evento.

Ma Fca mette le mani avanti: «Non è colpa nostra, si tratta di decisioni prese della autorità di sicurezza americane». Dispositivo evidentemente rafforzato dopo le minacce di stampo terroristico diffuse in concomitanza con l'assemblea generale delle Nazioni Unite. Verranno quindi applicate, fanno sapere dall'ufficio stampa Fca, «le stesse rigide regole che a suo tempo abbiamo avuto il piacere di conoscere in occasione delle visite del presidente Obama e del vice presidente Biden».

Particolarmente draconiane le istruzioni nei confronti dei giornalisti: «Quando arriverete qui sarete perquisiti, sarete accompagnati in sala stampa, poi vi sposterete all'interno dell'atrio dove avverrà il benvenuto da parte dell'ad Sergio Marchionne al Presidente Renzi». I giornalisti saranno relegati in un'area transennata solo per assistere alla stretta di mano ma non potranno, per disposizione dei servizi segreti, seguire l'intera visita. I giornalisti dovranno attendere oltre due ore in sala stampa mentre Marchionne, Renzi e il ministro Galletti visiteranno il Centro Stile e il cosiddetto “pilota”, cioè la linea di montaggio dei nuovi modelli e dove avviene la sperimentazione in vista della produzione dei veicoli.

Nel frattempo il resto della delegazione visiterà la galleria del vento. Alle 13 circa ora locale (le 19 in Italia) Marchionne e Renzi verranno in sala stampa per una conferenza stampa di 45 minuti. Marchionne e Renzi saliranno poi al 15° piano per una colazione. Subito dopo Renzi verrà condotto nell'anfiteatro dove si svolgerà un incontro con dipendenti di Chrysler, Magneti Marelli, Comau e Teksid che hanno presenze industriali e commmerciali negli USA. Alle 15 (le 21 in Italia) Renzi lascerà la Fca per recarsi all'aeroporto e risalire sull'Airbus del 31° Stormo con destinazione Roma. Solo in quel momento ai giornalisti sarà concesso di lasciare la sala stampa e il complesso industriale di Auburn Hill che fa a gara con la Casa del popolo di Bucarest voluta da Ceasescu come seconda più grande costruzione del mondo dopo il Pentagono.

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