Dagli eurobond ai piani Bce, ecco tutti i «no» della Germania all'Europa

E' il maggio 2010, l'Eurozona vacilla sotto i colpi della crisi greca. Il maxi-pacchetto di aiuti da 110 miliardi varato da Ue e Fmi per salvare Atene rischia di non bastare a calmare i mercati. La Bce guidata da Jean-Claude Trichet decide allora di avviare un programma di acquisto di titoli di Stato. Il piano, attuato fino al settembre 2012, viene subito osteggiato dai due esponenti tedeschi che siedono nel Consiglio direttivo dell'Eurotower: Axel Weber, presidente della Bundesbank e Jürgen Stark, capo economista della Bce. Fino alla clamorosa rottura: Weber, considerato il favorito per la successione a Trichet, si dimette nel febbraio 2011, Stark lo segue nel settembre dello stesso anno.