Sei un turnista? Ecco cinque conseguenze sulla salute e come minimizzarle
In una società che pretende di trovare tutto sempre connesso, aperto, accessibile, 24 ore su 24, il lavoro a turni appare come un orizzonte quasi inevitabile. Oggi un lavoratore su quattro è sottoposto a una rotazione per turni. Con quali effetti sulla salute? E come minimizzarli? Lo abbiamo chiesto a uno specialista di medicina del lavoro e a un esperto di medicina del sonno della Fondazione Maugeri di Pavia.
1. Lavoro a turni / Aumenta il debito… di sonno
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Non è facile far convivere i turni di lavoro con il cosiddetto bioritmo. “Uno dei primi rischi per un turnista è un’alterazione dell’orologio biologico - spiega Francesco Fanfulla, specialista di medicina del sonno della Maugeri -. Il problema riguarda, in primis, il turno di notte, dopo il quale non è sempre facile recuperare le energie». E questo per motivi diversi. Da un lato, bisogna considerare alcuni fattori ambientali che, di giorno, possono ostacolare un sonno ristoratore: il rumore, la luce, le esigenze familiari o la necessità di svolgere una seconda attività. Dall’altro lato, ci sono gli spostamenti richiesti per raggiungere il luogo di lavoro o rientrare a casa. Tutti tempi supplementari che fanno aumentare il debito di sonno, con conseguenze negative sull’organismo. Nella scheda successiva i rischi di uno sfasamento del ritmo sonno/veglia.
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