Fin dove può arrivare il superdollaro? Conviene puntare sui Treasury?

Il dollaro potrebbe continuare a rafforzarsi. Ma se le Borse dovessero correggere al ribasso potrebbe anche essere venduto. “Il dollaro americano si è rafforzato durante l'estate a causa della coesistenza di fattori svalutativi presenti su diverse piazze (euro, sterlina, dollaro australiano e yen sopra tutti) e del suo essere ritornato a ricoprire il ruolo di catalizzatore di flussi di capitale, in parte anche grazie alle aspettative su possibili futuri rialzi di tassi da parte della Fed. E' possibile assistere a rimbalzi tecnici da parte del biglietto verde che potrebbe ricercare i supporti soprattutto contro euro e yen prima di tentare delle ripartenze verso, rispettivamente, soglia 115.00 e 1.2250 – spiega Matteo Paganini, chief analyst di Fxcm -. Nel momento in cui infatti le borse dovessero intraprendere delle correzioni significative a seguito della fine del Qe (quantitative easing o allentamento monetario attraverso stimoli della Fed all’economia, ndr), è possibile che il dollaro sia inizialmente venduto per poi ricoprire nuovamente il ruolo di attrattore di capitali sia sfruttando il suo status di valuta di riferimento del sistema mondiale sia a causa del fatto che potrebbero essere acquistati dollari in vista di acquisti di asset strategici, quali i Treasuries, che possono essere valutati come valido asset di debito. Si tratterà poi di valutare duracino e tempistiche di acquisto dei dollari di fronte a piani di asset allocation in quanto non sarà una strada a senso unico, molto probabilmente assisteremo a tentativi di ribasso del biglietto verde che, fino a quando si manterrà sotto quota 1.3000, non dovrebbero preoccuparci”.