Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2014 alle ore 14:06.
L'ultima modifica è del 08 ottobre 2014 alle ore 10:43.

My24

«I continui tagli al Sistema sanitario mettono a rischio anche i sistemi di controllo». Lo ha detto il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, in audizione davanti alle Commissioni Affari Sociali ed Esteri alla Camera. Ma, «questo è uno degli aspetti che va preservato, insieme alla sicurezza nei porti e negli aeroporti, per cui ho chiesto un ripristino delle misure straordinarie». «Ho dovuto tagliare i fondi sulle ispezioni al ministero - ha spiegato - . Perchè solo questo ci è rimasto da tagliare, insieme alla ricerca». Per prevenire la diffusione di Ebola in Italia, il ministero della Salute ha rafforzato i controlli a bordo delle navi che arrivano nei porti italiani, così come i controlli negli aeroporti e i controlli sugli immigrati che sbarcano in Italia.

Rafforzamento dei controlli extra Ue
«Come Italia, abbiamo chiesto che alle frontiere dell'Unione Europea sia rafforzato il monitoraggio nei confronti dei passeggeri provenienti da paesi extra Ue. Noi non abbiamo voli diretti dalle zone dell'Africa colpite dall'epidemia ma ci sono voli indiretti», ha sottolineato il ministro Lorenzin, ricordando che le raccomandazioni dell'Oms non prevedono il blocco dei voli.

Conservare le liste dei passeggeri per più di 21 giorni
«In Italia sono moltissime le segnalazioni sospette pervenute al Ministero della Salute. Tutte si sono rivelati falsi allarmi, significa che c'è sistema di alert molto attento», ha detto il ministro. «Abbiamo chiesto di conservare le liste dei passeggeri per più di 21 giorni, che è il tempo di incubazione della malattia», ha proseguito. «La nostra preoccupazione è la tracciabilità dei voli non diretti che provengono dalle zone endemiche». Cioè di quei passeggeri che partono ad esempio per Monaco, poi si fermano a Londra e poi magari vanno in altre città: «Vogliamo avere la possibilità di rintracciare tutti coloro che sono stati in contatto con chi in un secondo tempo ha sviluppato la malattia, per poter creare un cordone sanitario».

Chiesti più fondi nella legge di Stabilità
«Abbiamo chiesto - ha ricordato Lorenzin - un aumento dei fondi nella legge di Stabilità da destinare agli Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, ndr) per aumentare i controlli per quanto riguarda l'Ebola presso porti e aeroporti». C'è «l'esigenza di un rafforzamento dei sistemi di controllo», ha aggiunto il ministro, sottolineando che «non dobbiamo fare allarmismi ma attuare procedure di sicurezza e informazione». «La nostra principale criticità per quanto riguarda l'Ebola - ha continuato Lorenzin - è l'evacuazione di cooperatori e medici dai Paesi dove stanno prestando opera. L'Italia è uno dei pochissimi Paesi europei in grado di garantire una evacuazione ad alto contenimento biologico».

Questione sanitaria ma anche umanitaria
«Ebola, per come si sta sviluppando, non è soltanto una questione sanitaria ma anche umanitaria con risvolti geopolitici. In Africa - ha spiegato il ministro -, nelle zone colpite dall'epidemia, si sta morendo più di altre malattie che non a causa dell'Ebola, perchè c'è un medico ogni 100mila persone e perchè non ci sono le infrastrutture sanitarie e non vengono rispettate le misure di igiene di base. In quei territori - ha precisato - si stanno mangiando i pipistrelli, che sono pericolosissimi perché trasmettono il virus. Nella popolazione c'è anche la convinzione che sia lo Stato a diffondere il virus e questo complica molto le cose».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi