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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2014 alle ore 12:27.

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La direttrice dell’Agenzia delle entrate, Rossella OrlandiLa direttrice dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi

«Occorre un nuovo patto di fiducia tra imprese, consulenti e amministrazione finanziaria per dare fiducia e sviluppo e che spinga chi questa fiducia la tradisce a riportare a casa il maltolto». La direttrice dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, lo ha detto oggi chiaro e tondo a un convegno alla Luiss. Dopo le parole di Matteo Renzi di ieri sera («Adesso decisi e determinati sulla semplificazione del fisco»), arriva dunque l’eco di Orlandi secondo cui «serve il coraggio di cambiare», passando da una normativa sui controlli a una su sviluppo e concorrenza che superi le norme «antievasione per principio» che «imbrigliano le società e non favoriscono i controlli».

Basta “cerotti”, alle imprese serve chiarezza
La diagnosi di Orlandi è impietosa: «La caratteristica del sistema italiano è la continua volatilità e necessità di soluzioni o cerotti, che in qualche modo fanno perdere di vista l'insieme». Mentre le imprese hanno bisogno di «certezze e chiarezza».

Decreto semplificazionevicino alla meta
Il lavoro sulla delega fiscale continua. La direttrice dell’Agenzia ricorda che «siamo nel mezzo di una ulteriore riforma, più che di riforma parlerei di manutenzione del sistema, che si sta sviluppando in questi giorni e ore». La settimana prossima dovrebbe arrivare la «versione definitiva» del primo decreto semplificazioni, con il 730 precompilato, tornato alle commissioni parlamentari con i pareri. Alle ultime limature, afferma Orlandi, anche il secondo decreto legislativo di semplificazione fiscale, che contiene la revisione dei regimi contabili per le medie, piccole e piccolissime imprese.

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